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Vuelta a España 2018: Vincenzo Nibali all’attacco, la gamba cresce, ma il tempo stringe. Sarà pronto per i Mondiali?

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I giorni passano e la condizione di Vincenzo Nibali sembra migliorare sempre di più. “Non sono neanche al 50%” prima della partenza da Malaga della Vuelta a España 2018, ora, quando sono passate due settimane e mezza, lo Squalo non si è ancora espresso su una possibile percentuale, ma può comunque essere più che soddisfatto di un percorso di crescita che un paio di mesi fa sembrava essere davvero quasi impossibile. La caduta al Tour de France è ancora nella mente, forse anche un po’ nel corpo, ma non c’è spazio per pensare: si deve puntare tutto sull’appuntamento dell’anno, i Mondiali di Innsbruck. 

Non è ancora arrivato l’atteso “fuorigiri”, la giornata a tutta dove lo Squalo possa testarsi in vista della gara più importante di questo 2018. Si sono intravisti però sprazzi di luce in fondo al buio dell’Alpe d’Huez. Tanto lavoro per i compagni della Bahrain-Merida, moltissimi chilometri “vento in faccia” per accumulare sempre di più una condizione accettabile. Poi due tappe in fuga: la diciassettesima piazza nella dodicesima frazione, e la decima di oggi, in cima a Balcón de Bizkaia. Semplici piazzamenti, che possono dire poco, ma possono risultare davvero fondamentali in ottica futura.

Vedere un Vincenzo Nibali staccarsi da un gruppo di corridori di livello ovviamente inferiore non è mai bello, ma visto ciò che è accaduto qualche settimana fa può solo dar conforto. Il tempo però, ora stringe: soli 18 giorni all’appuntamento iridato, non c’è davvero spazio per rifiatare. Queste ultime giornate di Vuelta saranno davvero fondamentali sia per Davide Cassani che per lo stesso Nibali per capire a che punto si è arrivati in questo percorso e decidere il da farsi: l’obiettivo è ovviamente quello di giungere al 100% ad Innsbruck.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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