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Ciclismo

Vuelta a España 2018, Vincenzo Nibali: Squalo feroce, tra fughe e attacchi. Operazione Mondiale, la gamba migliora. E l’ultima settimana…

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Seconda settimana eccellente per Vincenzo Nibali alla Vuelta di Spagna, lo Squalo sta salendo di condizione dopo le difficoltà patite nella prima parte della corsa iberica e sta palesando una forma sempre più convincente giorno dopo giorno. Dalle sofferenze e dai timori dei primissimi giorni, quando addirittura temeva di non tornare più quello dei giorni migliori, a protagonista commovente negli ultimi giorni: il messinese è andato in fuga in occasione della dodicesima tappa (frazione mossa da Mondonendo a Faro de Estaca de Bares/Manon, è stato lui a incendiare la giornata), poi sabato ha addirittura vestito i panni del gregario tirando il gruppo in salita con un passo fenomenale lavorando per il compagno di squadra Ion Izagirre.

Enzo si sta comportando da protagonista in un ruolo a cui non era abituato, non poteva lottare per la classifica generale dopo l’operazione alla decima vertebra toracica e allora ha dovuto cambiare tattica e strategia, ha dovuto ritagliarsi una nuova dimensione che con puntualità ha trovato grazie alla sua classe proverbiale e a una personalità fuori dal comune. Il 33enne sta convincendo in vista dei Mondiali in programma il prossimo 30 settembre sul durissimo circuito di Innsbruck: quello è l’appuntamento più importante della stagione, quello per cui lo Squalo ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico dopo l’incidente al Tour de France, quello che lo ha convinto a partecipare alla Vuelta per trovare la gamba giusta e la migliore forma fisica.

La maglia arcobaleno è un obiettivo chiaro nella mente di Nibali che insegue il titolo iridato con grande convinzione, desideroso di sfruttare un percorso pensato appositamente per gli scalatori e designato a incoronare un Campione del Mondo con i controfiocchi, un vero leader del ciclismo mondiale. L’ultima settimana della corsa iberica sarà molto importante per l’alfiere della Bahrain Merida che sicuramente cercherà ancora di piazzare una delle sue proverbiali zampate: lo vedremo ancore all’attacco con buona probabilità, cercherà uno dei suoi affondi per testare al meglio la gamba e fare un punto della situazione concreto quando mancherà una manciata di giorni ai Mondiali. Pessimista, poi portaborracce per i compagni, poi uomo da fughe, poi gregario in salita: l’evoluzione di Vincenzo Nibali alla Vuelta, un Campione dai mille volti che ora vuole a tutti i costi l’iride, contro tutto e tutti.

 





Foto: Pier Colombo

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