Basket
Basket, 2a giornata Serie A 2018-2019: Milano, Venezia e Cremona uniche a due vittorie, cadono Avellino e Trento
Quella andata in scena oggi è stata una seconda giornata di campionato scoppiettante a livello di risultati. Se Milano e Venezia confermano le proprie ambizioni, andando a vincere rispettivamente a Bologna e Pistoia, per Avellino c’è uno stop inatteso a Cremona, che rimane in testa alla classifica assieme alle due squadre sopracitate. Seconda sconfitta per Trento, che si ritrova tra le tre formazioni ancora inchiodate a zero punti (le altre due sono Trieste e la già citata Pistoia). L’unica certezza che esce da questa due giorni è che non ce n’è quasi nessuna, se togliamo quelle di cui è forte Milano e il fatto che, ancora una volta, Cremona potrebbe essere in grado di offrire più di uno spunto di riflessione relativamente al suo futuro in stagione.
VANOLI CREMONA-SIDIGAS AVELLINO 94-88
Parte forte la Vanoli, che scopre Mathiang e sale 16-11 e poi 22-15, con Crawford e Saunders a far la voce grossa. La Sidigas non ci sta, e con Green, il neo-papà D’Ercole e Sykes rientra fino al 26-23 di fine primo quarto. Mathiang riporta i suoi sul +7, ma Sykes firma la maggior parte del parziale della parità. Sykes, Costello e Ariel Filloy portano gli ospiti sul +5, vantaggio recuperato da Cremona fino ai liberi di Norris Cole che chiudono i primi 20 minuti sul 42-44. Avellino prova la fuga con Green (42-48) e Costello (47-56), ma dal 49-58 Crawford, Saunders e Aldridge piazzano l’11-0 che vale il nuovo 60-58, che diventa 64-59 con Travis Diener e la schiacciata di Gazzotti. Si riforma la triade Green-D’Ercole-Sykes: 68-69 con 10 minuti da giocare. La Sidigas prova la fuga definitiva a inizio ultimo quarto, con Sykes e Green in grado di portare il +7 (72-79). Cremona non molla mai, Ricci con una tripla frontale la riporta a -1 (82-83) a tre minuti dalla fine, Diener sigla la parità a 85 dopo 40 secondi, Ricci confonde Filloy e firma il 2+1 del vantaggio casalingo, D’Ercole sbaglia da tre dall’angolo, ancora Ricci piazza lo step-back dalla media in faccia a Cole. Il 90-85 Avellino non lo recupera più, con Cole che sbaglia la tripla dell’ultima speranza e Giampaolo Ricci che abbranca palla e vittoria. Top scorer Crawford da una parte e Green dall’altra, entrambi con 23 punti.
SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA-A|X ARMANI EXCHANGE MILANO 79-88
Nel big match di giornata è l’Olimpia a portare a casa l’intera posta, ma le V nere vendono cara la pelle. Il primo a provare ad azzannare la partita è Nedovic nel primo quarto, con cinque punti di fila per il 16-22. La risposta di Bologna si chiama Kravic a inizio secondo quarto, dopodiché Punter e Qvale partoriscono un +5 subito ripreso ancora da Nedovic, il che non impedisce a Bologna di chiudere i primi venti minuti in vantaggio per 40-39. La musica che si suona al PalaDozza, esaurito in ogni ordine di posti, prova ad avere tinte di bianconero quando Taylor, Punter e Martin firmano il 47-41 in favore della Segafredo. Fino al 60-54 gli uomini di Sacripanti reggono, poi arrivano, tutti insieme, Mike James, Nemanja Nedovic e Vlado Micov: due triple il primo, cinque punti il secondo, una tripla il terzo, e Milano ribalta tutto con il parziale di 2-14. La Virtus, però, non molla ancora, con Aradori e Cournooh che si immolano per la causa: l’uno segna un canestro difficile per il 71-72, l’altro arriva al ferro per il sorpasso. Pianigiani decide per un time-out da cui gli ospiti escono con triple di Micov e cinque punti di fila (con cose notevoli) di James: sono loro ad assicurare la partita all’Olimpia, che la porta alla fine con un certo agio. A Bologna, così, non sono sufficienti i 18 con 12 rimbalzi di Brian Qvale, poiché i 26 di James e i 14+11 di Gudaitis cancellano tali sforzi.
GERMANI BASKET BRESCIA-GRISSIN BON REGGIO EMILIA 83-79
La prima vittoria dell’anno di Brescia arriva in rimonta, con Reggio Emilia che può recriminare anche per aver vanificato i 26 punti di Ricky Ledo. La Germani si presenta con due bombe di Abass e Vitali, che sono il preludio a una serie di tira e molla con ribaltamenti di fronte che finiscono sempre col +6 di Brescia, almeno fino al 27-21 di fine quarto. Moss, da tre, firma il +9, poi entra in scena Ledo che quasi da solo ricuce il distacco: all’intervallo è 42-39. Cervi gioca una bella partita, è protagonista nel secondo e terzo periodo e lancia Ledo nell’allungo reggiano, in cui entrano pure Griffin e De Vico. I punti di vantaggio degli ospiti arrivano a essere nove, ma la squadra di Andrea Diana non ha alcuna intenzione di lasciar andare l’incontro. Nella prima metà dell’ultimo quarto si segna poco, ma quel poco è targato Brescia, con Brian Sacchetti a firmare due triple di fila, Hamilton a dare il sorpasso ai suoi e poi a scrivere con forza il suo nome nel parziale di 16-0 che, in teoria, può decidere l’incontro, ma non lo fa perché gli uomini di Cagnardi sono ancora lì, con una tripla di Ledo che li riporta a -3. Ci pensa allora Abass, miglior realizzatore dei padroni di casa con 15 punti, a chiudere, da tre, ogni discorso.
ORIORA PISTOIA-UMANA REYER VENEZIA 69-97
Successo fin troppo semplice per la Reyer, che oltre a passeggiare sul PalaCarrara mette in mostra il fatto che Pistoia ha parecchi problemi e dovrà combattere molto per trovare la salvezza. Gli ospiti partono fortissimo fin da subito, con Vidmar e Cerella che si fanno vedere in modo parecchio piacevole per i tifosi ospiti. Dal 6-14, l’Oriora ha un sussulto che la porta fino al 13-14 e poi 15-16 con i due Johnson, Bolpin e Krubally. Venezia, però, è implacabile: un secondo strappo alla partita dato da Austin Daye assieme ad Andrea De Nicolao e Stefano Tonut si rivela già quasi letale a inizio secondo quarto. Ancora Daye, assieme a Haynes, ci mette del suo nel portare i suoi sul 32-43 all’intervallo lungo. L’incontro, invece di riaprirsi, si chiude ancora di più quando si arriva alla tripla di Bramos del 36-54; Krubally e Kerron Johnson provano a riportare i padroni di casa sul -12, ma è un fuoco di paglia, spento da una Reyer che inizia a segnare con tutti gli uomini a referto, nessuno dei quali scende in campo più dei 23 minuti di Haynes. A prendersi la scena è così Marco Giuri, che nell’ultimo quarto causa devastazione con 17 punti e 5/5 da tre.
HAPPY CASA BRINDISI-VL PESARO 88-73
Le buone sensazioni date da Brindisi alla prima giornata in quel di Milano si trasformano in vittoria contro Pesaro, al debutto stagionale tra le mura amiche del PalaPentassuglia. La Victoria Libertas le cose buone le fa vedere nel primo quarto, in cui ricava tantissimo dagli americani e da Mockevicius. Appare ben presto chiaro, però, che le cose non possono durare a lungo, e la prova provata si ha nel secondo periodo, con Gaffney, Chappell e un buonissimo Moraschini a suonare la carica per Brindisi, che arriva all’intervallo forte di un 42-32. Finisce la fiammata di Clark, comincia quella di John Brown, che dimostra una volta di più perché in A2 è stato per due anni di fila tra i migliori, cancellando uno dopo l’altro tutti i tentativi degli ospiti di tornare in partita. Brown è ovunque: a rimbalzo, sotto canestro, dalla media, e sa anche bene come e dove muoversi. La VL, in un modo o nell’altro, viene trascinata da Artis fino al -9, ma un nuovo show di Moraschini e Banks chiude definitivamente i giochi. Brindisi può godersi il suo poker d’uomini in doppia cifra: Chappell a 18, Brown a 17 (con 10 rimbalzi), Moraschini a 16 e Banks a 12.
RED OCTOBER CANTU’-DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 84-72
Vittoria davvero importante, nonché giunta a sorpresa, per Cantù contro i finalisti dello scorso campionato, ancora in cerca di una completa identità in questo inizio di stagione. Al PalaDesio, non certo pieno come nei giorni migliori, a partire decisamente meglio è Trento, trascinata da tre triple in fila di Fabio Mian per il 2-11. Con Radicevic e Pascolo gli ospiti controllano fino a un certo punto, perché Gaines e Mitchell ci mettono poco a rimettere la squadra di casa sui giusti binari per il 28-24 di fine primo quarto. Davis è il fautore dell’allungo canturino fino al 37-29, respinto dalla coppia Flaccadori-Hogue, cui poi si unisce Marble che riporta l’Aquila sul +6. Al termine di venti minuti di sparatoria è 47 pari, ma chi torna a prender fuoco dagli spogliatoi è solo la Red October, con Jefferson prima, Parrillo e Udanoh poi, in grado di caricarsi sulle spalle la squadra. Cantù inizia gli ultimi 10 minuti avanti di 5 punti solo perché Flaccadori piazza un buzzer beater a fine terzo quarto, ma per entrambe le formazioni l’operazione di buttare la palla nel canestro risulta difficile per vari minuti. Trento finisce, inevitabilmente, sulle spalle di Forray, ma anche se l’uomo che ha fatto grande la Dolomiti Energia la riporta fino al -3, non può far molto da solo; successivamente si arrabbia per una decisione arbitrale non gradita e gli viene comminato fallo tecnico, il che consente a Udanoh, Blakes e Jefferson di condurre in porto l’incontro. Alla fine, il miglior realizzatore è Tony Mitchell con 17 punti, ma la palma di MVP spetta a Udanoh: 13 punti, 13 rimbalzi e 8 assist, 40 di valutazione.
Si sono giocate in precedenza:
FIAT TORINO-ALMA TRIESTE 86-74 (ieri)
BANCO DI SARDEGNA SASSARI-OPENJOBMETIS VARESE 71-60 (ore 12)
CLASSIFICA DOPO DUE GIORNATE
Venezia, Milano, Cremona 4;
Avellino, Brindisi, Reggio Emilia, Sassari, Torino, Brescia, Bologna, Varese, Cantù, Pesaro 2;
Trento, Trieste, Pistoia 0.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo