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Basket, Eurolega 2018-2019: le favorite. Fenerbahce, Barcellona e CSKA Mosca le principali rivali del Real Madrid

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Ci eravamo lasciati a Belgrado, col trionfo di Luka Doncic e del Real Madrid, con la sconfitta del Fenerbahce che pure aveva visto una partita incredibile di Nicolò Melli. Ci ritroviamo con un’estate che, complice la partenza del fenomeno sloveno verso l’NBA, ha modificato i rapporti di forza tra le squadre che si contenderanno la prossima Eurolega.

I detentori del trofeo, Doncic a parte, si presentano con la stessa ossatura dello scorso anno: Sergio Llull ha le chiavi della squadra, che conta su due soli nuovi inserimenti: Klemen Prepelic, che si dividerà i minuti da guardia con Fabien Causeur e Jaycee Carroll, e Gabriel Deck, ala piccola scovata in Argentina e firmata con un triennale. Resta da vedere se questo può bastare per tenersi l’Eurolega, anche se il compito sembra molto difficile.

I nomi di chi farà concorrenza al Real sono, all’incirca, i soliti. C’è il Fenerbahce con Obradovic in panchina, che ha chiamato il duo NBA Ennis-Lauvergne per potersi tornare a giocare il titolo europeo. C’è il Barcellona, che ha trovato in Kevin Pangos un acquisto di grandissima importanza, il più importante di una serie di cambi che ha portato in Catalogna anche Kyle Kuric, Chris Singleton e Jaka Blazic. C’è il CSKA Mosca, la nuova squadra di Daniel Hackett, che ha sopperito a qualche addio con due arrivi dalla massima lega professionistica americana, Alec Peters e Joel Bolomboy.

Un gradino più indietro sembrano esserci le due greche: se per l’Olympiacos appare un fatto quantomeno scontato in tempi moderni, è il Panathinaikos ad aver abilmente scoperto le carte senza che molti le vedessero con chiarezza: gli arrivi di Lasme, di greci di valore e del duo Deshaun Thomas-Keith Langford può aver rimescolato le carte in tavola. E il Maccabi? Per gli israeliani la lotta sembra un po’ più complicata, anche se l’approdo di Scottie Wilbekin, da solo, potrebbe dare tanto al club gialloblu.

Non punta di certo a vincere l’Eurolega Milano, ma quantomeno un tentativo per i playoff lo farà di sicuro, con i miglioramenti culminati negli arrivi di Mike James, Jeff Brooks e Nemanja Nedovic: ci sono due brutte annate europee da riscattare, e il pubblico dell’Olimpia sarebbe almeno contento di poter sperare in qualcosa di più della certezza di 30 partite e nessuna più. C’è poi il capitolo del Baskonia Vitoria, la cui città ospiterà le Final Four, ma che, stando le cose nel modo attuale, dovrà sudarsi l’ingresso tra le prime quattro d’Europa. Certo, avere Shavon Shields non è proprio uno svantaggio.





 

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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