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Basket, i migliori italiani della terza giornata di Serie A. Giancarlo Ferrero e Stefano Tonut sugli scudi, diversi i buoni segnali
La terza giornata di Serie A ha visto diverse buone prestazioni da parte dei giocatori di casa nostra: stranamente, però, non sono stati tanto i nomi più famosi a fare rumore, quanto quelli con un ruolo più da emergenti o da totem delle proprie squadre.
Alla voce totem va cercato il nome di Giancarlo Ferrero, probabilmente l’uomo-copertina in chiave tricolore per questo turno. Il trentenne di Bra, cresciuto a Casale Monferrato e poi a Trapani, dal 2015 è a Varese, di cui è diventato capitano. La sua prestazione da 16 punti con 4/6 da tre e 21 di valutazione è stata molto importante nella vittoria di Varese su Trento, perché è stato lui, assieme a Matteo Tambone (13 punti), a dare il là all’allungo della formazione di casa nel secondo quarto; sempre lui, inoltre, ha messo a segno, nell’ultimo quarto, il tiro da tre che ha fatto volare Varese. Da parte trentina, uno dei pochi a non esser rimasto a guardare è stato Diego Flaccadori, i cui 23 punti (con 20 di valutazione) sono stati però una delle poche note positive di un’Aquila che, tra campionato ed EuroCup, ha raccolto una sola vittoria su sei partite.
L’altro protagonista della giornata è un nome più conosciuto, ormai in pianta stabile nel giro della Nazionale: Stefano Tonut, figlio di uno che con l’Italia un Europeo l’ha vinto, Alberto. Per il giocatore della Reyer Venezia, la vittoria (in verità non proprio complessa) contro Pesaro è stata segnata da 22 punti in 28 minuti con 21 di valutazione. In verità, più dei punti complessivi, valgono i nove che hanno contribuito a decidere la partita già nel primo quarto.
Pur non riuscendo a portare Cremona a un inedito 3 su 3 a inizio stagione, Giampaolo Ricci ha confermato una volta di più il suo ruolo di perno offensivo e non solo della Vanoli: per lui, nella sconfitta contro Cantù, 20 punti in altrettanti minuti (6/8 da due, 2/7 da 3, 2/2 ai liberi): le statistiche complessive gli son valse una valutazione di 19, ma il problema è che soltanto Crawford ha tenuto il suo passo in attacco, il che è stato troppo poco per contenere una Red October che sta, a suo modo, sorprendendo in questa prima parte del campionato.
Il posticipo serale ha regalato un bel proscenio a Leonardo Candi per mettere in mostra tutte le sue doti di passatore: anche se Torino ha sbancato il PalaBigi di Reggio Emilia. Il giovane ex Fortitudo Bologna, nella partita in verità rivedibile della Grissin Bon, le ha provate tutte, anche a costo di perdere un paio di palloni caldi nel finale, per tenere in piedi i suoi, smazzando la bellezza di 12 assist, con cui ha costruito la massima parte del suo 22 alla voce valutazione. Se qualcuno aveva criticato la sua chiamata in Nazionale da parte di Meo Sacchetti, è stato smentito dai fatti.
C’è una squadra che, specialmente nella campagna d’Europa, gli italiani li tiene a riposo, al fine di utilizzare le forze più esperte in tema di Eurolega. Le ragioni del campo sembrano essere favorevoli a Simone Pianigiani fino a questo momento, ma quando si torna in Italia c’è chi prova a mettersi in luce e a dimostrare di poterci essere: è Simone Fontecchio, con la sua partita da 11 punti in 20 minuti contro Pistoia, che s’accoppia a quella di Andrea Cinciarini (8 in 20). Per entrambi la valutazione segna 13.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo