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Beach volley. L’Italia per Tokyo 2020: tris di coppie azzurre al maschile e al femminile. Carambula/Rossi la novità. Parla Luigi Dell’Anna

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L’Italia del beach volley è pronta ad affrontare la stagione decisiva per la qualificazione a Tokyo 2020. Si stanno giocando le ultime sfide di un 2018 intensissimo per i colori azzurri, che ha regalato soddisfazioni ma anche qualche delusione, soprattutto legata agli infortuni che hanno colpito due dei giocatori più forti del nostro movimento, Alex Ranghieri (fermo praticamente tutta la stagione) e Daniele Lupo (stop di quasi tre mesi per un problema alla caviglia).

A tracciare un bilancio della stagione appena conclusa, con vista sul futuro e in particolare al biennio olimpico in vista di Tokyo 2020 è Luigi Dell’Anna, responsabile Fipav del settore beach volley che appare moderatamente soddisfatto.Ci sono state stagioni migliori ma non ci si può lamentare – commenta Dell’Anna – Lupo/Nicolai, la nostra coppia di punta era lanciatissima in avvio di stagione ed è stata fermata dall’infortunio di Daniele subito dopo il secondo posto di Fort Lauderdale. Nonostante questo contrattempo ha trovato il modo di centrare il terzo posto a Gstaad e l’unico neo è stata l’eliminazione prematura all’Europeo, giocato all’indomani del torneo svizzero, frutto proprio di una condizione atletica non ottimale a causa del lungo stop. Abbiamo dovuto fare a meno per tutta la stagione di Alex Ranghieri, su cui continuiamo a puntare, anche se devo dire che Rossi e Caminati hanno fatto molto bene, ottenendo risultati di prestigio e arrivando ad essere nel main draw di tutti i tornei più importanti. In campo femminile abbiamo ritrovato un talento come quello di Viktoria Orsi Toth e non era affatto scontato che, assieme a Menegatti, si ripartisse dal livello a cui si erano lasciate per causa di forza maggiore due anni prima. Invece, se possibile, le ragazze hanno fatto ancora meglio da luglio in poi con due podi e risultati di grande valore che permettono loro di essere attualmente nelle prime sedici posizioni della classifica mondiale, quelle che qualificherebbero per Tokyo. Poi ci sono stati gli sprazzi di Zuccarelli/Traballi che ci hanno convinto a proseguire il progetto con loro e ottimi risultati, sia a livello maschile che femminile, ultimo dei quali l’argento di Scampoli e Bertozzi alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires, nei campionati internazionali giovanili”.

Il futuro, per Luigi Dell’Anna, riparte ancora dalla coppia argento olimpico di Rio 2016.Lupo e Nicolai sono una certezza di qualità e la speranza è che dal punto di vista fisico non ci siano problemi da qui in poi – prosegue il dirigente – lo staff tecnico di Lupo e Nicolai, capitanato da Matteo Varnier è confermato. Il rientro di Ranghieri, dopo il serio infortunio al ginocchio, porterà alla riunione della coppia con Marco Caminati che aveva lasciato intravedere ottime cose in avvio di stagione e la novità sarà un terzo binomio con Enrico Rossi che giocherà assieme ad un ritrovato Adrian Carambula che abbiamo rischiato di perdere perché si era lasciato un po’ andare dal punto di vista fisico e psicologico dopo la rottura del sodalizio con Ranghieri ma che abbiamo seguito nel percorso di recupero. Ora Adrian ha perso peso, è seguito da un mental coach e ha tutte le carte in regola per tornare ad alto livello e credo che un professionista serio come Rossi possa essere il giocatore giusto al suo fianco. Ancora devono essere formati gli staff tecnici per queste due coppie. Posso dire che ogni binomio avrà il suo tecnico di riferimento e che siamo contenti del lavoro svolto da Gian Luca Casadei con cui discuteremo il rinnovo dell’impegno per le prossime stagioni. Al momento non posso fare altri nomi”.

In campo femminile Menegatti e Orsi Toth puntano dritto a Tokyo e pensare ad una seconda coppia italiana in grado di qualificarsi alle Olimpiadi giapponesi è utopia pura.Siamo soddisfatti del grande lavoro di Terenzio Feroleto sulla coppia di punta che, lo ripeto, ha bruciato le tappe ed ha sorpreso un po’ tutti – afferma Dell’Anna – per il resto della Nazionale azzurra abbiamo fatto la scelta di non confermare Andrea Raffaelli e punteremo su uno staff nuovissimo i cui nomi verranno svelati a breve. Posso dire che ci saranno altre due coppie per un totale di tre come nel maschile. La prima è composta da Agata Zuccarelli e Gaia Traballi che punteranno a migliorare i risultati incoraggianti ottenuti lo scorso anno e la seconda da Claudia Puccinelli ed Arianna Barboni, altro binomio da cui ci aspettiamo una crescita fisica e tecnica”.

La Federazione lavora anche in vista dei prossimi cicli olimpici e proseguirà dunque l’esperienza del Club Italia iniziata da un paio di anni e che nella stagione appena conclusa ha portato buoni risultati a livello giovanile.Crediamo molto nel Club Italia e nel lavoro che stanno svolgendo Ettore Marcovecchio, Caterina De Marinis e Daniele Benotto, a tal punto che pensiamo di aggiungere un ulteriore tecnico al loro fianco per far crescere meglio i giovani. Abbiamo puntato nella scelta degli atleti che faranno parte del Club Italia su doti fisiche ben precise, escludendo ad esempio le ragazze sotto i 180 cm di altezza tra i nuovi arrivi e abbiamo voluto uniformare il settore maschile a quello femminile dal punto di vista numerico. In campo femminile saranno sicuramente parte del gruppo Scampoli, Varrassi, They e Costabile a cui verrà aggiunta una quinta atleta molto giovane. Non ci saranno più Piccoli e Gradini. In campo maschile, salutato Cappio che ha scelto la strada dell’indoor firmando un biennale a Vibo dopo l’ottimo risultato agli Europei, faranno parte del gruppo Jacob Windisch che giocherà con Samuele Cottafava, che ha scelto di dedicarsi solo al beach volley. Ci sarà il veneto Tobia Marchetto e sono in arrivo un paio di atleti giovanissimi ma molto interessanti, entrambi altoatesini, Simon Schieder e Theo Hanni. E’ abbastanza curioso come, in un paese circondato da spiagge, siano le regioni montane al momento a fornire i giovani più interessanti”.

 





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