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Calcio: l’Italia ha smarrito la vittoria, ma ora Roberto Mancini deve dare continuità

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L’Italia non sa davvero più vincere. Con l’Ucraina la nazionale di Roberto Mancini non è andata oltre il pareggio e il CT azzurro rimanda ancora un successo che manca addirittura dal 28 Maggio scorso. Era Italia-Arabia Saudita e quella è anche l’unica partita vinta sotto la gestione dell’ex allenatore di Inter e Manchester City. Da quel momento sono arrivate le sconfitte con Francia e Portogallo ed i tre pareggi contro Olanda, Polonia ed Ucraina.

Dell’1-1 di ieri sera a Genova si salvano 60 minuti di una squadra che ha offerto un buon gioco, aggressiva, che ha tenuto in mano il possesso palla e che ha creato svariate occasioni. Nel primo tempo è mancato davvero solo il gol, anche per merito del portiere ucraino Pyatov, che poi è diventato decisivo nella ripresa, regalando a Bernardeschi la rete del vantaggio iniziale con un errore veramente clamoroso.

Poi è arrivato il pareggio dell’Ucraina e da quel momento per l’Italia è calato il buio. Mezz’ora veramente deludente da parte degli azzurri, che di colpo sono diventati lenti, prevedibili. Un notevole calo fisico e soprattutto mentale, con la paura di non vincere anche questa partita che continuava a crescere nella testa dei giocatori. Mancini ha provato a cambiare, inserendo anche un centravanti (Ciro Immobile), ma nulla è cambiato, anzi si è peggiorato tutto.

L’esperimento falso nove è parzialmente riuscito e soprattutto nei primi quarantacinque minuti il trio Insigne-Bernardeschi-Chiesa ha impensierito notevolmente la difesa ucraina, anche se le occasioni mancate sono state veramente tante. Purtroppo il problema del gol prosegue e a questa nazionale manca anche tanta concretezza e soprattutto un vero bomber che possa aiutarla anche nei momenti più difficili. Positivo anche l’esordio di Nicolò Barella, che ben si è mosso e che ha saputo interagire al meglio con Jorginho e Verratti in quello che potrebbe davvero diventare il centrocampo titolare della nazionale.

Mancini, però, ora dovrà dare continuità contro la Polonia. Questa nazionale ha bisogno di certezze e il ct azzurro nella sfida di Nations League non può permettersi un’ulteriore rivoluzione come ha già fatto tra l’andata con i polacchi e la trasferta in Portogallo. Cambiare tutta la squadra o oltre la metà dei titolari di ieri sera non avrebbe molto senso (anche in caso di eventuale successo contro Lewandowski e compagni) e darebbe la sensazione di un Mancini che è ancora in confusione e che non ha ancora trovato la sua idea di squadra.

Domenica sera in Polonia bisogna vincere, perchè altrimenti il terzo posto (quindi retrocessione in Serie B) nel girone sarebbe praticamente certo. Per quello che sarebbe l’ennesimo fallimento di una nazionale che ha smarrito la vittoria.

 





 

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foto: Radu Razvan / Shutterstock.com

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