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Calcio, Vincenzo Iaquinta condannato a due anni nel processo ‘Ndrangheta Aemilia

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Vincenzo Iaquinta è stato condannato a due anni in primo grado nell’ambito del processo “‘Ndrangheta Aemilia”. Il 38enne, ex attaccante di Udinese e Juventus ma anche Campione del Mondo con l’Italia nel 2006, ha ricevuto la sentanza al termine di un maxiprocesso in cui sono imputate 148 persone tra le quali 50 sono ritenute affiliate alla cosca Grande Aracri di Cutro. Il padre dell’ex centravanti è stato invece condannato a 19 anni di carcere.

Iaquinta ha sfogato la sua rabbia all’uscita dal tribunale di Reggio Emilia: “La nostra famiglia non sa nemmeno che cos’è la ‘Ndrangheta. Sto soffrendo come un cane per la mia famiglia e per i miei bambini, senza aver fatto niente. Non è possibile ma andremo avanti. Mi hanno rovinato la vita. Sul niente. Perché sono calabrese. Perché sono di Cutro. Io ho vinto un mondiale… E sono orgoglioso di essere calabrese. Ma non abbiamo fatto niente, noi con la ‘ndrangheta non c’entriamo niente, niente… “.





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Foto:  Fabio Diena / Shutterstock.com

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