Ciclismo
Ciclismo, Davide Cassani: “Non abbiamo sbagliato niente, Moscon ha corso da vincente. In primavera andrò a vedere il percorso di Tokyo 2020”
Il giorno dopo non è troppo amaro per Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, che vede della luce al termine della prova in linea del Mondiale di Innsbruck, che ha visto il trionfo di Alejandro Valverde e una buona squadra tricolore piazzare Gianni Moscon in quinta posizione. Il podio ancora una volta però è mancato, così come il sogno iridato che è lontano ormai 10 anni, quando Alessandro Ballan si impose a Varese.
“Nessun rimpianto perché analizzando la corsa devo dire che i ragazzi sono stati straordinari. Avevamo due capitani, due uomini di riferimento che devi portare nella posizione giusta per giocarsi il Mondiale. Dopo metà corsa Vincenzo Nibali ci ha detto che non stava benissimo, quindi di capitano ne avevamo uno: Gianni Moscon. Tutti gli altri corridori che sono stati straordinari erano qui per aiutare i capitani e lo hanno fatto in un modo encomiabile. Non vedo errori, perché uno può dire con il senno di poi che Moscon senza lo scatto sulla salita precedente ne avrebbe avute di più successivamente per stare con i primi, ma Moscon lì ha dimostrato di essere un vincente. Ha pensato “se centro questa fuga senza Valverde e anticipo il muro finale con 30” di vantaggio vinco il Mondiale”. Se avesse aspettato con il senno di poi avrebbe fatto meglio, ma lì mi è piaciuta la mentalità di Moscon. Nonostante tutto abbiamo portato un nostro capitano a giocarsi il Mondiale, perché quando sono rimasti in quattro c’era un italiano. Tutti gli azzurri hanno svolto al meglio il loro compito” le sue parole alla Gazzetta dello Sport.
Prosegue analizzando la prova di ieri nel dettaglio: “Riguardo a questo Mondiale sapevamo di avere qualcosa in meno: se avessi avuto Nibali al 100% e Moscon senza squalifica ce la saremmo giocati e saremmo andati vicino a vincerlo. Ha vinto un corridore che ha vinto cinque volte la Liegi-Bastogne-Liegi e sei volte la Freccia Vallone e che era già salito cinque volte sul podio mondiale. Il secondo, Bardet, è salito due volte sul podio al Tour de France ed è salito sul podio alla Liegi. Lo stesso Woods è salito sul podio alla Liegi. Con Moscon siamo andati ad un passo dalla medaglia ed aveva solamente quattro corse nelle gambe. È stato uno dei migliori risultati della sua carriera. Abbiamo sfiorato una medaglia bellissima per poco, non possiamo dire nulla a questa nazionale. È mancato un po’ Pozzovivo, ma su otto ti capita l’uomo che dà un po’ meno. La nostra è stata una vera nazionale, i nostri ragazzi hanno svolto al 100% il loro compito. Gianni Moscon di corse ne vincerà e anche tante”.
Il pensiero va anche al futuro prossimo: “Ho la testa al prossimo Mondiale e ho già la testa a Tokyo, dove andremo in primavera per vedere i percorsi“.
Sullo stato del ciclismo italiano: “Abbiamo vinto un Europeo con Matteo Trentin, abbiamo Elia Viviani che ha vinto 18 corse ed è il miglior velocista al mondo, abbiamo Sonny Colbrelli e diversi corridori che stanno crescendo. Sono ottimista”.
gianluca.bruno@oasport.it
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