Ciclismo
Ciclismo, Gianni Moscon l’unico giovane talento azzurro. Prossimo obiettivo: il Giro di Lombardia
Un lampo di luce azzurra è arrivato nella prova in linea elite dei Mondiali di ciclismo di Innsbruck. Se Alejandro Valverde si è andato a prendere con pieno merito il titolo che tanto gli mancava nel palmares, l’Italia non ha potuto gioire e deve allungare l’astinenza dall’iride, con il trionfo di Alessandro Ballan in quel di Varese che è lontano ormai 10 anni. C’è stata però una performance da sottolineare e che fa sicuramente ben sperare per il futuro: Gianni Moscon, dopo aver convinto già nel 2017 a Bergen, sulle strade austriache ha sfoderato una super prestazione che gli è valsa la quinta piazza.
Nella stagione difficilissima per il ciclismo tricolore (in difficoltà nelle corse a tappe e nelle classiche, con il solo trionfo spettacolare di Vincenzo Nibali alla Milano Sanremo), c’è la convinzione che il trentino possa diventare davvero un corridore vincente. Il 24enne del Team Sky aveva già convinto subito dopo il passaggio da professionista e si era preso spazi da capitano con risultati eccellenti. Quest’anno però è mancato l’appuntamento con la vittoria, almeno fino a settembre: un’estate da dimenticare con la squalifica molto dubbia arrivata al Tour de France. Il riscatto però è giunto proprio sul finale di stagione: doppietta Agostoni-Giro di Toscana e convocazione al Mondiale da leader, con una gara iridata corsa da assoluto protagonista e chiusa in quinta piazza.
Ora c’è ancora un obiettivo: il Giro di Lombardia. Nel 2017 arrivò il podio, la condizione ora sembra essere addirittura migliore e c’è spazio per puntare davvero in grande, magari anche alla vittoria. Chiudere l’annata con un successo in una Monumento potrebbe davvero aprirgli le porte verso un futuro roseo. Moscon però dovrà decidere su cosa concentrarsi da grande. Corse a tappe o classiche? La crescita è costante e in una squadra come il Team Sky ci sarebbe spazio anche per tentare l’assalto a gare come il Tour de France, viste anche le performance a cronometro. Da capire però se la compagine britannica possa puntare sull’azzurro, visti i fenomeni che si ritrova in rosa. Campo libero invece nelle prove di un giorno: il trentino ha le caratteristiche per essere addirittura performante in tutte e cinque le Monumento (forte sugli strappi, tiene bene sulle salite ripide, si difende in volata e non ha problemi anche sul pavé). Che il 2019 possa essere l’anno della svolta per lui e per l’Italia del ciclismo?
gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Radu Razvan / Shutterstock.com