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Combinata nordica, Raffaele Buzzi: “Lo scorso anno non riuscivo a concentrarmi. Nel fondo posso stare con i migliori”

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ESCLUSIVA OA SPORTLa nuova stagione di Coppa del Mondo di combinata nordica è alle porte e tra gli attesi protagonisti troviamo Raffaele Buzzi. Il 23enne di Tolmezzo ha già dimostrato il proprio talento in diverse gare e ora cercherà di fare il definitivo salto di qualità per entrare stabilmente tra i migliori atleti del circuito. La stagione estiva ha portato risultati importanti, che danno la giusta carica a Buzzi per superare i propri limiti e raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.

Nella stagione estiva è arrivata la vittoria del “Best Skier Trophy” al Grand Prix di Planica, cosa rappresenta per te questo risultato?

“Sicuramente ha significato molto perché, dopo poco più di un anno e mezzo dall’operazione alla schiena, ho avuto la conferma che sono riuscito a lavorare bene e riprendermi finalmente al 100%. Sulla parte fondo sono migliorato, ora so che posso competere con i più forti e nelle prossime gare non avrò più paura quando partirò dopo il salto”.

In generale hai vissuto una buona stagione estiva, finendo sempre nella top30 nelle tappe del Grand Prix disputate. Pensi di poter traslare queste sensazioni anche sulla neve? 

“Sì, spero di riuscire a replicare i risultati anche in inverno. Non posso essere certo di fare questi piazzamenti per tutta la stagione, ma riuscire ad entrare spesso nella zona punti sarebbe comunque un gran traguardo”.

Sei un combinatista abbastanza completo, che si difende in entrambe le componenti. Su quali aspetti ti stai concentrando per progredire nel salto e nel fondo. Dove senti di dover compiere ancora uno step importante?

“Fino ad ora siamo riusciti a lavorare veramente bene nel salto e a migliorare molto rispetto all’anno scorso. Ci sono un paio di cose da sistemare, devo riuscire a perfezionare la fase di volo perché al momento perdo ancora molti metri, ma contiamo di farlo in tempo per le prime gare”.

Lo scorso anno iniziasti molto bene con un positivo 25° posto a Ruka. Poi da lì in poi non sei riuscito a ripeterti. Cosa non ha funzionato?

“Il problema più grosso è stato la concentrazione, perdevo completamente la cognizione di me quando ero in cima al trampolino, non sapevo più cosa dovevo fare. Questo, la maggior parte delle volte, mi ha portato a sbagliare in qualifica e a non passere il taglio. Ho lavorato sul lato mentale e spero di riuscire a tenere sotto controllo tutto in questa stagione”.  

Dando uno sguardo più generale alla stagione, quali saranno i tuoi obiettivi principali?

“L’obiettivo è di entrare nella top20, che fino ad ora non ho mai centrato, e arrivare alla migliore forma possibile ai Mondiali per giocare al meglio le mie carte”.

L’Italia ha faticato negli ultimi anni a centrare grandi risultati, come valuti lo stato di salute del movimento azzurro?

“Al momento facciamo un po’ di fatica, perché si sente la mancanza di Samuel Costa. Stanno crescendo tanti giovani ma ad oggi non sono ancora performanti al 100% in Coppa del Mondo. Sarebbe bello riuscire a ottenere qualcosa di più nelle gare a squadre, ma per ora rimane un sogno”.

Quanto sarà importante, anche in ottica staffetta, il rientro di un punto di riferimento nel salto come Samuel Costa?

“Sicuramente sarebbe molto importante, perché è un gran saltatore. Al momento non sappiamo come sia il suo stato di forma perché è tanto tempo che non gareggia e bisogna capire come si sia gestito in questo periodo fuori dalle competizioni. Io spero che possa tornare presto ad allenarsi con noi”.

Che rapporto hai con Alessandro Pittin e quanto è utile un riferimento di questo tipo per la crescita dei giovani?

“Per i giovani è un grande punto di riferimento. Per me adesso è diventato più che altro un buon compagno di squadra con cui mettermi alla prova e confrontarmi sul fondo per capire su cosa devo lavorare, perché tutti sanno che è un grandissimo fondista”.

Come ti trovi con il nuovo staff tecnico e cosa noti di diverso rispetto al passato?

“L’arrivo di Kimmo Savolainen si è rivelato una boccata d’aria fresca. Abbiamo cambiato il modo di vedere le cose, di lavorare. Era il momento di cambiare perché ci eravamo un po’ fossilizzati, avevamo comunque lavorato bene anche nel passato però mancava qualcosa, speriamo di essere riusciti a trovarlo adesso”.

Chi vincerà la Coppa del Mondo?

“Penso che il favorito sia ancora Akito Watabe, perché sul salto è veramente forte, ma potrebbe vincere anche Fabian Riessle. Comunque la Coppa del Mondo penso che resterà tra gli atleti che l’hanno avuta negli ultimi anni”.

Sei favorevole all’introduzione della combinata nordica anche per le donne?

“Sì certo sono favorevole, era ora che anche noi avessimo le donne, siamo stati l’unico sport esclusivamente maschile. È una notizia positiva per il nostro sport, perché ci aiuterà anche ad avere maggiore visibilità e un pubblico più ampio”.

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Profilo Facebook Buzzi

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