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F1, analisi qualifiche GP Giappone 2018: la Mercedes domina in pista e fuori, la Ferrari commette un “harakiri” che può avere già deciso la gara

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Le qualifiche del Gran Premio del Giappone 2018 di Formula Uno confermano quanto la Mercedes sia impeccabile in pista e fuori, mentre la Ferrari sbaglia per l’ennesima volta le scelte e compie un harakiri notevole. Lewis Hamilton centra la pole numero 80 della sua carriera senza aver dato la sensazione di aver forzato in maniera particolare mentre la pioggia stava arrivando, ma ha una vettura talmente perfetta che, quanto fatto, è stato ampiamente sufficiente per staccare il proprio compagno di poco meno di tre decimi.

La W09 è tornata impressionante come non la si vedeva da tanto tempo. La vettura di Brackley ha un carico aerodinamico elevato, tanto da sfiorare letteralmente il terreno ma, di pari passo, sprigiona una potenza incredibile. Nel primo settore, quello delle curve in successione Snake l’inglese vola, e anche Bottas sembra decisamente più performante di Red Bull e Ferrari. Come se non bastasse le due Frecce d’argento hanno scelto di partire con le Soft domani (disputando una Q2 con le gomme marchiate di giallo nella quale hanno fatto segnare tempi eccezionali) e sono assolutamente pronte a centrare un’ennesima doppietta. Anche in caso di pioggia (che comunque le previsioni di Suzuka non prevedono) le due Mercedes sembrano le vetture più pronte e migliori, per cui tranquille in ogni condizione e talmente superiori da non avere nemmeno bisogno di forzare.

Chi, invece, ha gestito male il meteo (e non è la prima volta, storicamente parlando) è proprio la Ferrari. L’errore tattico in Q3 è davvero lampante. Mentre tutti iniziavano i 12 minuti della sessione con le gomme da asciutto, le due vetture di Maranello scendevano in pista con le intermedie (uniche nel lotto dei partenti) accorgendosi ben presto che tale opzione era assolutamente errata. Nonostante l’immediato pit stop per montare le Supersoft, il tempo perso si è rivelato sanguinoso, dato che quando i due piloti (soprattutto Sebastian Vettel che era alle spalle di Kimi Raikkonen) hanno provato il giro veloce, ormai la pioggia era sopraggiunta, costringendo i due piloti ad alzare il piede. Se il finlandese ha salvato, almeno in parte, la situazione, chiudendo quarto alle spalle di Max Verstappen, il tedesco che era il secondo ferrarista in ordine di uscita (anche questa scelta non si è rivelata certo azzeccata) ha visto il proprio giro completamente rovinato dal meteo, concludendo nono ad oltre 4 secondi.

Una scelta, quella delle intermedie, improvvida e totalmente sbagliata, e in stile giapponese si può tranquillamente definire come un harakiri che rischia, già, di mettere la parola fine alle speranze di Vettel in ottica gara, dato che il quattro volte campione del mondo si troverà nel traffico (su una pista nella quale sorpassare non è certo semplice) delle due Toro Rosso e di un Romain Grosjean con le Soft. Per la scuderia di Maranello i rimpianti aumentano, dato che nella terza sessione di prove libere aveva dimostrato di essersi nuovamente avvicinata alle Mercedes, ma ora tutto è stato gettato alle ortiche. I rivali sono pronti a veleggiare verso una inevitabile doppietta, mentre i ferraristi dovranno provare una rimonta clamorosa, sperando che arrivi qualcosa a scombinare i piani, come la pioggia o un evento straordinario, come una Safety Car o un inconveniente per Hamilton e Bottas che, per il momento, procedono senza il minimo intoppo.

L’anno scorso le speranze di Vettel si spensero per colpa di una candela che, non funzionando, lo costrinse al ritiro. Questa volta, invece, la sua gara sembra già in alto mare al termine delle qualifiche. Il morale, tra pilota e team, non deve essere propriamente scintillante e, oggettivamente, la rassegnazione si potrebbe anche capire. In una pista come Suzuka può sempre accadere di tutto, ma il gap tra le due scuderie appare ampio. Sia a livello tecnico, sia tattico. I Mondiali non si vincono per caso, e da Toto Wolff in giù, non fanno altro che ribadirlo volta dopo volta. Ora starà al team di Maranello rispondere, dato che l’harakiri è già stato compiuto, e si potrà solo migliorare. 

 

ATTENZIONE: SEBASTIAN VETTEL PARTIRA’ OTTAVO DOPO LA PENALIZZAZIONE DI OCON

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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