Formula 1

F1, GP Giappone 2018: quando due gocce di pioggia mandano tutto in tilt… Ferrari, la crisi è tecnica e gestionale

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Oggi la Ferrari ha fatto una figura da idioti come ha affermato lo stesso Sebastian Vettel al termine di una qualifica disastrosa per le Rosse nel GP del Giappone. La tattica del muretto è stato totalmente sbagliata, la scelta di mandare in pista i due piloti con le gomme intermedie quando ancora non pioveva in avvio di Q3 si è rilevata un clamoroso autogol mentre le Mercedes volavano e conquistavano una meritata prima fila tutta d’argento. Una figuraccia del Cavallino Rampante sul tracciato di Suzuka, un errore clamoroso che non ammette giustificazioni e che compromettere l’intero weekend di Suzuka.

Sono davvero bastate due gocce d’acqua per mandare in tilt il team di Maranello, ormai alla deriva dopo gli errori accumulati tra Monza e Singapore: nell’ultimo mese la scuderia è crollata tutta d’un colpo, le monoposto non sono più efficienti e in pista vengono surclassate con estrema facilità da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Sembra mancare una guida all’interno del box, è assente quel leader che riesce a mantenere il timone e a dare le indicazioni corrette all’intero equipaggio.

La Ferrari oggi è andata in totale affanno, pochi hanno compreso le motivazioni riguardo alla scelta di montare gli pneumatici colore verde mentre gli avversari diretti giravano comodamente con le supersoft facendo il tempo. Kimi Raikkonen quarto, Sebastian Vettel nono: questo è il responso finale di una qualifica non all’altezza del blasone della Ferrari, espressione massima delle difficoltà riscontrate nell’ultimo periodo e di un momento di totale appannamento da cui sembra davvero difficile uscire.

Le Rosse sono in evidente crisi tecnica e gestionale: la macchina sembra essersi involuta da dopo il GP del Belgio mentre la Mercedes è cresciuta tantissimo, è mancato quello step necessario per poter competere fino in fondo per il Mondiale; il muretto invece non riesce a prendere delle decisioni tecniche azzeccate e gli errori dell’ultimo periodo (sommati a quelli di Vettel in pista) si sono rivelati decisivi e spesso clamorosi. Domani servirà una gara di rimonta ma ormai il Cavallino Rampante sembra avere alzato bandiera bianca, bisogna già iniziare a pensare al prossimo anno cercando di evitare certi sbagli che pesano sull’immagine di un team storico e vincente (almeno un tempo…).

 





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