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Formula 1
F1, GP Messico 2018: le 5 risposte che dovrà darci la gara di Città del Messico
Il Mondiale 2018 di Formula Uno è pronto per il 19esimo, e terzultimo, appuntamento della stagione. Dal Texas si scende leggermente più a sud e si arriva a Città del Messico per la gara sul tracciato intitolato ai fratelli Rodriguez. Tutto sembra pronto per il nuovo festeggiamento di Lewis Hamilton che, come l’anno scorso vuole chiudere i conti in anticipo a livello di titolo iridato, mentre i maggiori spunti si vedranno in casa Ferrari, per tanti motivi. Andiamo ad analizzare i più importanti.
1 Lewis Hamilton chiuderà i conti in Messico come un anno fa?
70 punti a tre gare dalla conclusione della stagione sono un bottino davvero ampio e, a meno di clamorosi ribaltoni, sufficiente per permettere a Lewis Hamilton di festeggiare il suo tanto atteso quinto titolo mondiale. Un anno fa la gara vide un contatto al via tra l’inglese, Sebastian Vettel e Max Verstappen (che andò poi a vincere il GP) che costrinse l’alfiere della Mercedes alla rimonta, conclusa in nona posizione. Nonostante il risultato non propriamente scintillante, anche in quella occasione il margine era talmente largo da permettere a Hamilton di chiudere i conti in largo anticipo. Anche quest’anno lo scenario dovrebbe essere simile, con il numero 44 pronto a stappare lo champagne dall’alto della sua posizione di tranquillità che, inoltre, lo potrà vedere in controllo e senza il bisogno di forzare. Pensare che il Mondiale non si chiuderà a Città del Messico è davvero una possibilità remota, a meno di incidenti o rotture che, va detto, possono sempre succedere.
2 La Ferrari confermerà la buona prova di Austin?
Dopo le difficoltà di Singapore, Sochi e Suzuka, la Ferrari è tornata prepotentemente alla ribalta ad Austin su una pista sulla quale non aveva mai vinto ma dove, oltre al successo di Kimi Raikkonen, ha rimesso in mostra velocità e prestazioni come non si vedeva da tempo. Cos’è successo, dunque, nelle tre gare precedenti? Come mai dopo Monza le Rosse hanno mosso passi indietro notevoli rispetto alla Mercedes? Probabilmente si è trattato di un mix tra aggiornamenti che non hanno funzionato, qualche problema di settaggio e, contemporaneamente, i rivali che hanno messo in atto lo sprint decisivo. A questo vedremo in Messico se, ancora una volta, la scuderia di Maranello sarà in grado di mettere in pista una vettura di livello, per mettersi alle spalle il difficile inizio di autunno, chiudere nel migliore dei modi il 2018 e iniziare a pensare con maggiore serenità alla prossima stagione.
3 Chi farà meglio tra Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen?
La gara di Austin ha regalato una giornata agrodolce alla Ferrari. Vittoria (dopo 5 anni) per Kimi Raikkonen, mentre il suo compagno Sebastian Vettel commetteva l’ennesimo errore della sua tribolata stagione. Da un lato, dunque, il 39enne finlandese chiude la sua seconda esperienza a Maranello nel migliore dei modi, mentre il tedesco prosegue nella spirale negativa che sembra non abbandonarlo più. Se, anche a Città del Messico, “Ice Man” dovesse fare meglio del quattro volte campione del mondo, il campionato di Vettel rischierebbe di concludersi davvero in maniera negativa. Il distacco tra i due in classifica generale è di 55 lunghezze e, contando i due ritiri del finlandese in Bahrein e Barcellona, potrebbe essere anche minore. Si rischia di arrivare al traguardo con un risultato finale ben differente rispetto alle previsioni.
4 Max Verstappen proseguirà nella sua crescita?
Era il 26 maggio, terza sessione di prove libere del GP di Monaco. Max Verstappen, fino a quel momento il più veloce lungo tutto il corso del fine settimana, prosegue a forzare giro dopo giro, fino ad andare a sbattere all’uscita della curve delle Piscine, rovinando vettura, qualifiche e gara. Un errore, l’ennesimo stagionale, che mise davvero in dubbio tutte le qualità dell’olandese e, contemporaneamente, arrivò la vittoria del compagno Daniel Ricciardo. Da quel giorno di fine maggio, tuttavia, il classe 1997 ha cambiato marcia, non ha più commesso errori e ha iniziato ad inanellare una ottima serie di risultati. Nelle ultime uscite, nonostante una RB14 non sempre performante, ha centrato un successo e quattro podi e ha dimostrato di poter essere genio anche senza sregolatezza. Questo finale di campionato potrebbe essere l’inizio ideale della prossima annata, nella quale, la speranza, sarebbe quella di lottare per il titolo.
5 Si rivedranno i problemi di blistering alle gomme?
Dopo diverse gare nelle quali le gomme non avevano dato segni di cedimento, ad Austin è tornato in maniera notevole il blistering, soprattutto in casa Mercedes. Sarà così anche sul tracciato intitolato ai fratelli Rodriguez? L’asfalto messicano è abrasivo e gli pneumatici saranno messi alla frusta ma, il problema maggiore, dovrebbe riguardare il graining. Per quale motivo? Sul lungo rettilineo di Città del Messico le gomme andranno a raffreddarsi e potrebbero andare a rovinarsi in superficie. Chi azzeccherà il giusto set-up potrebbe pagare importanti dividendi, con la Ferrari che sembra nuovamente tornata ad un buon livello sotto questo punto di vista. A Brackley, invece, saranno ancora alle prese con forature di cerchioni e accorgimenti vari? Dalla simulazione di passo gara del venerdì inizieremo a capirne di più.
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alessandro.passanti@oasport.it
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