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F1, GP Messico 2018: le gomme Pirelli scelte da Ferrari e Mercedes. Possibili strategie di gara

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Neanche il tempo di respirare che è subito il momento di calarsi nell’abitacolo, indossare la tuta e il casco e spingere. Dopo Austin (Stati Uniti) è il momento di Città del Messico per il terzultimo round del Mondiale di Formula Uno 2018. Siamo reduci da un risultato inatteso: la vittoria di Kimi Raikkonen dopo 5 anni. Il finlandese della Ferrari ha centrato il bersaglio grosso dopo 113 GP di digiuno permettendo alla scuderia di Maranello di sorridere. Il momento difficile, però, vissuto da Sebastian Vettel, protagonista ancora una volta di altri errori nel corso del weekend, sta sollevando forti dubbi sulla stabilità del tedesco, punto di riferimento in squadra. In Texas la SF71H ha ritrovato lo smalto di due mesi fa e a questo punto spetta a Seb fare il suo e mettersi alle spalle questo periodo difficile.

In casa del team di Brackley, persa la battaglia di Austin, c’è comunque la consapevolezza di vincere la guerra, almeno per quanto concerne il campionato dei piloti. Hamilton, con i suoi 70 punti di vantaggio su Vettel, può permettersi di arrivare settimo, in caso di vittoria del teutonico, e parte quindi con una grande consapevolezza. Vero è che le Frecce d’Argento debbono comprendere cosa non abbia funzionato negli States relativamente al degrado delle gomme posteriori. Con la modifica dei mozzi delle ruote del retrotreno sembra infatti che le vecchie criticità siano venute a galla.

Restando al tema gomme, saranno le supersoft, le ultrasoft e le hypersoft a disposizione dei team. Di fatto, rispetto all’anno passato, le coperture sono due step più morbide rispetto all’anno passato, quando c’erano le soft, le supersoft e ultrasoft. E’ opportuno ricordare, infatti, che le gomme 2018 sono di base più soffici (di uno step) rispetto al modello precedente e dunque le squadre dovranno lavorare per sfruttarle al meglio. Ferrari e Mercedes, a differenza di altri appuntamenti, hanno optato per set molto simili. 8 saranno i treni di gomme a banda rosa per Vettel, Hamilton, Bottas e Raikkonen, mentre Bottas si differenzierà da tutti gli altri avendo scelto un set in più di ultrasoft degli altri, 4 contro 3, e di conseguenza avrà meno supersoft. Per cui una lotta ad armi pari.

Per quanto riguarda le possibili strategie, è molto probabile che si punterà ad una sola sosta, come fece Max Verstappen l’anno scorso. Una scelta conveniente anche per via della lunghezza della pit-lane. E’ anche vero che ci potrebbero essere dei cambiamenti di scenari improvvisi dettati dall’ingresso della Safety Car, fattore probabile su questo circuito. Un tracciato particolare e vario caratterizzato da due rettilinei molto veloci e un settore particolarmente lento e tortuoso, dove un tempo vi era la famosa Peraltada.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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