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F1, GP Messico 2018: Lewis Hamilton e la Mercedes vogliono festeggiare, Sebastian Vettel deve ritrovarsi, attenzione a Max Verstappen!

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Neanche il tempo di respirare che è subito il momento di calarsi nell’abitacolo, indossare la tuta e il casco e spingere. Dopo Austin (Stati Uniti) è il momento di Città del Messico per il terzultimo round del Mondiale di Formula Uno 2018. Siamo reduci da un risultato inatteso: la vittoria di Kimi Raikkonen dopo 5 anni. Il finlandese della Ferrari ha centrato il bersaglio grosso dopo 113 GP di digiuno permettendo alla scuderia di Maranello di sorridere.

In casa del team di Brackley, persa la battaglia texana, c’è comunque la consapevolezza di vincere la guerra, almeno per quanto concerne il campionato dei piloti. Lewis Hamilton, con i suoi 70 punti di vantaggio su Sebastian Vettel, può permettersi di arrivare settimo, in caso di vittoria del teutonico, e parte quindi con una grande consapevolezza. Vero è che le Frecce d’Argento debbono comprendere cosa non abbia funzionato negli USA relativamente al degrado delle gomme posteriori. Con la modifica dei mozzi delle ruote del retrotreno sembra infatti che le vecchie criticità siano tornate a galla. Tuttavia il 33enne di Stevenage vuol chiudere la partita sull’asfalto messicano e replicare quanto avvenuto l’anno scorso, raggiungendo un mito come Juan Manuel Fangio a quota 5 titoli.

Tornando alla Rossa, se il buon Kimi ha manifestato il suo sorriso con il suo fare un po’ “Iceman“, lo stesso non si può dire per Vettel. Il tedesco ne ha combinate un po’ di tutti i colori nel fine settimana americano: la penalità di 3 posizioni in griglia di partenza e l’incidente con Daniel Ricciardo parlano chiaro. Seb sembra in uno stato confusionale e forse non è al 100% per problemi personali. Al team di Maranello il compito di recuperare il proprio punto di riferimento in pista dopo averlo fatto con la SF71H. Il Mondiale ormai è affare d’altri ma concludere l’annata con tre vittorie, magari proprio del teutonico, darebbe un connotato diverso al 2019 e rilancerebbe le sue quotazioni. Un traguardo del genere, allo stato attuale delle cose, sembra essere lontano anni luce ma in F1 tutto cambia assai velocemente.

In tal senso sarà interessante verificare come le due grandi rivali sapranno adattarsi alle peculiarità del circuito. Un tracciato particolare e vario caratterizzato da due rettilinei molto veloci e un settore particolarmente lento e tortuoso, dove un tempo vi era la famosa Peraltada. Sarà richiesto un buon bilancio aerodinamico e la salvaguardia delle mescole farà la differenza. Le Pirelli a disposizione dei piloti saranno le supersoft, le ultrasoft e le hypersoft, coperture di due step più morbide rispetto all’anno passato. Sarà una grande sfida per i team anche per questo.

Attenzione però a sottovalutare la Red Bull. L’anno scorso Max Verstappen seppe vincere su questa pista, impressionando per il passo messo in mostra. Dopo il secondo posto di Austin e la straordinaria rimonta nella quale si è esibito, l’olandese potrebbe inserirsi nella lotta tra le Rosse e le Frecce d’Argento, senza dimenticarci di un Daniel Ricciardo con tanta voglia di riscatto dopo il ritiro negli States.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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