Formula 1

F1, il 2019 sarà un anno di svolta per Sebastian Vettel. Il Mondiale per riconquistare la fiducia della Ferrari e allontanare un possibile addio…

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Tutto come previsto: il Mondiale di Formula Uno 2018 è andato in archivio e Lewis Hamilton ha vinto per la quinta volta in carriera il titolo iridato più ambito dell’automobilismo. Un successo ottenuto con merito, frutto di costanza di rendimento e grande lucidità, permettendogli di conquistare punti pesanti in ogni fine settimana e sfruttare alla grande gli errori altrui.

Errori che, purtroppo per i colori della Ferrari, hanno caratterizzato l’annata di Sebastian Vettel. Il tedesco, designato per riportare il successo finale sotto l’insegna del Cavallino Rampante, ha fallito ancora una volta. Davvero tanti i punti persi nel corso di questo campionato. Aspetti decisivi, in negativo, per quest’altra disfatta in “Rosso”. Seb è parso in confusione, in alcune circostanze, non dando quel contributo atteso e previsto da un quattro volte campione del mondo.

Vettel si è sciolto quando il gioco si è fatto duro e i duri hanno iniziato a giocare. Ecco perché il team di Maranello dovrà cercare di recuperare il teutonico in vista dell’anno venturo e conferirgli quella sicurezza ulteriore che, da solo, non ha dimostrato di possedere. Sì perché anche la squadra, come il suo condottiero, un po’ si è persa: gli sviluppi tecnici, dopo Monza, hanno portato la SF71H sulla cattiva strada e solo ad Austin, tornando sui propri passi, il Cavallino si è ripreso.

Non volendo approfondire la vicenda dei buchi dei cerchi della Mercedes senz’altro influente in questo discorso, è d’obbligo per la Rossa riflettere sulla gestione degli ultimi weekend. L’anno passato era venuta a mancare l’affidabilità, in questa stagione la giusta linea nella crescita della macchina. Per questo nel 2019 ci si troverà con le spalle al muro per tanti motivi. Vettel da par suo dovrà dare delle risposte diverse perché l’arrivo di Charles Leclerc potrebbe avere degli effetti nefasti. Un po’ come avvenne nel 2014 con Daniel Ricciardo in Red Bull, il tedesco dovrà evitare di farsi travolgere dagli eventi e conservare il sangue freddo, cosa che fino ad ora non gli è riuscita nella sua avventura in Ferrari.

La scuderia sarà costretta a far sentire con maggior insistenza numero uno il 31enne di Heppenheim? Potrebbe essere una soluzione.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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