Formula 1

F1, Lewis Hamilton su Sebastian Vettel: “Guidare una Ferrari che non vince da tempo è un peso non indifferente”

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71 vittorie, 132 podi, 81 pole e 5 titoli mondiali in carriera. Sono questi i numeri impressionanti di Lewis Hamilton, riferimento indiscusso del Circus della Formula Uno, laureatosi ancora una volta campione del mondo della massima categoria dell’automobilismo. Lewis, a bordo della Mercedes, ha conquistato il suo quinto iride con merito grazie ad un’eccezionale costanza di rendimento valsa 9 vittorie, 9 pole e 15 podi nell’annata corrente, che ancora prevede due GP (in Brasile e ad Abu Dhabi).

Hamilton il migliore di tutti i tempi? Una domanda che ci sta, snocciolando i suoi numeri. L’inglese, però, vuole volare basso e intervistato da Roberto Chinchero di it.motorsport.com ha dichiarato: “Non mi sento il “GOAT” (Greatest of all time, il migliore di tutti i tempi). A volte utilizzo questo termine ma nei confronti di persone che ammiro. Ma per quanto mi riguarda in questo momento ho ancora tanti obiettivi davanti a me. Ovviamente ho fiducia in me stesso, conosco le mie capacità e il punto in cui mi trovo, ma mio padre mi ha sempre detto ‘fai che la pista parli di te’, quindi cerco di fare in modo che siano i risultati a parlareE poi li davanti c’è sempre Michael (Schumacher, ndr), è lui il GOAT!.

Sugli avversari battuti in questi anni il pensiero al ferrarista Sebastian Vettel non può mancare e il 33enne di Stevenage ha sottolineato quanto la pressione di dover vincere con un marchio glorioso come la Ferrari non sia semplice da gestire: “Seb è un pilota che ha vinto meritatamente 4 titoli mondiali, ed anche se quest’anno ha avuto dei momenti difficili abbiamo visto in Messico che è di nuovo li davanti. Credo che guidare una Ferrari che non vince da molti anni sia un peso importante da portare sulle spalle, e questa è la dimostrazione di ciò che è un campione. Sono stato molto fortunato a correre contro molti validi piloti, e credo che le differenze che ci separano siano percentuali molto più piccole di quello che si crede. È questo il bello di questo sport”.

Raggiunta una leggenda come Juan Manuel Fangio (a quota 5 Mondiali), nel mirino del britannico ci sono i record di Schumacher anche se Lewis non ritiene che questo target sia prioritario: “Non ho davvero mai pensato di arrivare un giorno al record dei sette titoli di Michael. Ho sempre cercato di vivere giorno per giorno, stamattina quando mi sono svegliato non ho dato nulla per scontato, e sapevo che oggi sarebbe potuto accadere di tutto! Si fosse rotto il motore non sarei qui, perché Seb avrebbe potuto vincere la gara. Non voglio dare nulla per scontato, se poi arriverà la possibilità di eguagliare i record di Michael sarà una grande soddisfazione, ma non ho intenzione di dare tutto per questo motivo. Le 91 vittorie sono davvero tante, ed io sono ancora ad una ventina da lui, magari mi avvicinerò, ed anche se un giorno dovessi superarlo non credo che cambierà nulla. Michael è Michael, e sarò sempre un suo fan”.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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