Formula 1
F1, Mondiale 2018: la Formula gomme è protagonista. I buchi chiusi e le difficoltà in Mercedes
Coprire i buchi o non coprirli? Questa è la grande domanda che ci ha regalato il Gran Premio del Messico 2018 di Formula Uno. I buchi dei quali stiamo parlando, e che hanno suscitato grandi mormorii, sono quelli dei mozzi delle vettura di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Questa soluzione, che ha salvato diverse gare per la scuderia di Brackley, è stata dichiarata non illegale, più che legale, e ha dato il via ad un vero vespaio.
Quando questi buchi, che servono a raffreddare le gomme delle frecce d’argento, sono stati creati, le W09 sono apparse imbattibili, tra Singapore, Russia e Suzuka. Quando, invece, per precauzione, sono stati chiusi di nuovo, i due piloti hanno fatto decisamente più fatica, come si è visto tra Austin e Messico.
Sia ben chiaro, Hamilton non sarà certo da soprannominare “Principe del foro” ma questo finale di stagione ha aperto parecchie discussioni. La sua annata è stata eccellente, perfetta, e non ha la minima ombra, ma il comportamento delle sue gomme ha vissuto alti e bassi paurosi, in fatto di diversità di rendimento.
In Texas se n’è giovato Kimi Raikkonen e la Ferrari, a Città del Messico, invece, Max Verstappen e la Red Bull. Già, gli pneumatici. Sempre più l’ago della bilancia della Formula Uno. Abbiamo assistito a gare nelle quali i protagonisti giravano con tempi 3-4 secondi più alti di quanto lecito per non stressare le coperture (specialmente a Montecarlo e Singapore dove si può andare piano senza correre il rischio di essere sorpassati) mentre in altri abbiamo visto scuderie dominare con una certa gomma, salvo poi crollare nell’appuntamento successivo.
Piloti e vetture, ovviamente, fanno sempre la differenza, ma gli pneumatici stanno diventando i veri, grandi, protagonisti. La Ferrari, dopo alcune uscite complicate sotto questo punto di vista, sono tornate nuovamente ad eccellere. La stagione è sempre più imprevedibile e suscettibile, le variabili ed i dettagli fanno la differenza. Talvolta anche componenti infinitesimali, come piccoli forellini. Nel mondo iper-tecnologico della F1, a volte, sono aspetti simili a decidere una intera annata. Per il momento complimenti a Lewis Hamilton per i suoi cinque titoli, fori o non fori, gomme o non gomme.
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alessandro.passanti@oasport.it
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