Formula 1

F1, Qualifiche GP Giappone 2018: prima fila Mercedes, Ferrari a picco. Vettel addirittura nono, la pioggia manda in confusione la Rossa

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Lewis Hamilton si prende l’ottava pole stagionale (80esima in carriera) a Suzuka (Giappone), sede della 17esima tappa del Mondiale di Formula Uno. L’alfiere della Mercedes si dimostra il più veloce in un’ora di qualifiche condizionata dall’arrivo della pioggia, affrontata nel migliore dei modi dalla scuderia anglo-tedesca. 1’27″760 il crono del britannico a precedere il compagno di squadra Valtteri Bottas (1’28″059) e l’olandese della Red Bull Max Verstappen (1’29″057). Notte fonda invece per la Ferrari, incapace di leggere dai box la situazione e costretta a dover partire domani dalla quarta posizione con Kimi Raikkonen (1’29″521) e addirittura dalla nona con Sebastian Vettel (1’32″192). Daniel Ricciardo (Red Bull), invece, non ha potuto prendere parte al Q3 per problemi tecnici sulla sua macchina.

 

ATTENZIONE: SEBASTIAN VETTEL PARTIRA’ OTTAVO DOPO LA PENALIZZAZIONE DI OCON

 

Q1 – Hamilton in evidenza fin dal primo stint delle qualifiche. L’inglese, volando nel primo e terzo settore, ottiene il tempo di 1’28″702 (unico ad abbattere la barriera del 1’29”) rifilando 347 millesimi alla Ferrari di Vettel e 0″595 al compagno di squadra Bottas. Maggiormente distanziato Raikkonen (quinto a 0″929 da Lewis), sopravanzato da un Verstappen in palla (quarto a 0″778) e in grande sintonia con la sua Red Bull. Ottava piazza invece per Ricciardo, con l’altra vettura di Milton Keynes, a 1″104 dal leader. Turno condizionato dal testacoda (senza conseguenze) in curva-11 di Seb e dall’incidente occorso allo svedese Marcus Ericsson con l’Alfa Romeo-Sauber (curva Dunlop), che ha costretto la Direzione Gara a ricorrere alla bandiera rossa.

Tanto vento in pista che rende molto complicato l’agire dei piloti specie nella zona dello “Snake” (il primo settore), dove Lewis fa la differenza. “Giove Pluvio” fa visita negli ultimi due minuti di questa frazione del time-attack, senza però infastidire più di tanto i piloti, e Leclerc nel suo ultimo tentativo strappa un sesto tempo (a 1″004 dal primo) degno di nota con l’Alfa Romeo-Sauber. Una battaglia serratissima per il taglio che vede l’esclusione di Nico Hulkenberg (Renault), Fernando Alonso (McLaren), Stoffel Vandoorne (McLaren) e del citato Ericsson.

Q2 – Le Frecce d’Argento forzano il ritmo e, montando le gomme soft (quelle che da sempre preferiscono), siglano dei tempi eccezionali. Sorprende Bottas, che in 1’27″987 fa meglio di 30 millesimi rispetto al teammate, mentre Vettel si piazza in terza posizione a 292 millesimi dal finlandese. Un distacco accumulato in larga parte nel t-1, dove entrambe le monoposto di Brackley hanno maggior stabilità con il posteriore, probabilmente anche per una scelta di set-up. Quarta posizione nuovamente per Kimi (a 0″602 dalla vetta) mentre è quinto Verstappen (a 0″862) con una RB14 non così prestazionale. Tradito dalla monoposto anglo-austriaca è Ricciardo: problemi tecnici seri (probabilmente motore) per lui.

La pioggia aumenta la propria intensità e ne fanno le spese Leclerc (Alfa Romeo-Sauber), Magnussen (Haas), Sainz Jr. (Renault), Stroll (Williams) e appunto il buon Daniel che, uscito dall’abitacolo della propria vettura, si lascia andare ad un urlo di rabbia.

 

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