Artistica
Ginnastica, Mondiali 2018: la preview delle gare, all-around. Simone Biles per la leggenda! Che lotta per l’argento
I Mondiali 2018 di ginnastica artistica si disputeranno a Doha (Qatar) dal 25 ottobre al 3 novembre. Al femminile verranno assegnati sei titoli, analizziamo nel dettaglio quello che ci aspetta con le preview delle singole gare. Ora spazio al concorso generale individuale (all-around).
Simone Biles si presenta per entrare definitivamente nella leggenda della Polvere di Magnesio. La Reginetta indiscussa di questo sport ha conquistato tre titoli consecutivi dal 2013 al 2015 prima di laurearsi Campionessa Olimpica a Rio: la statunitense dominò l’intero quadriennio ed è imbattuta sui quattro attrezzi dall’American Cup di ormai cinque anni fa, sua unica battuta di arresto tra le seniores. La 21enne di Columbus semplicemente non si può battere e farà gara da sola, è ritornata alla grande dopo l’anno sabbatico come ha dimostrato durante le gare nazionali e si esibisce su livelli imprendibili per tutte le altre.
Simone va a caccia del record: nessuna ragazza ha mai vinto quattro medaglie d’oro nel concorso generale individuale, la russa Svetlana Khorkina si impose nel 1997, 2001 e 2003 (tra l’altro senza apporre il sigillo a cinque cerchi nel giro completo, fu seconda ad Atene). La tre volte Campionessa del Mondo vuole confermarsi a tutti gli effetti come la ginnasta più forte della storia e ci farà vedere tutto il suo talento tra corpo libero, volteggio e trave senza dimenticarsi che è molto migliorata anche alla trave. In sostanza si lotterà soltanto per il secondo posto, solo una serie clamorosa di svarioni potrebbe togliere l’oro al collo di questo fenomeno fuori dal normale.
Lo scorso anno Morgan Hurd approfittò di diversi episodi per sovvertire tutti i pronostici e trionfare a sorpresa: la statunitense sa benissimo di non poter difendere il titolo (ai nazionali ha preso abbondantemente paga dalla Biles) ma cercherà di confermarsi almeno sul podio e ha tutte le carte in regola per riuscirci (attenzione: dovrà comunque superare la concorrenza interna, se Ragan Smith fosse in buone condizioni non sarà così facile entrare in finale). La 17enne se la dovrà vedere in particolar modo con la russa Angelina Melnikova, molto concreta sul giro completo e desiderosa di portare a casa una medaglia di lusso. Andranno tenute in seria considerazione anche la canadese Ellie Black (nel 2017 seconda per un solo decimo di fronte al proprio pubblico di Montreal), la giapponese Mai Murakami e la francese Melanie De Jesus Dos Santos.
Difficile intravedere altre papabili per le posizioni di vertice salvo una giornata da urlo della tedesca Ellie Seitz o della belga Nina Derwael che sembrano però poter puntare massimo alla top eight, non sono attese meraviglie dalla Cina ma degli elementi giovani potrebbero regalare sorprese. Non ci siamo dimenticati delle sorelle Downie: se la britanniche dovessero essere in forma allora potrebbero essere un fattore importante per il podio. In casa Italia? Lara Mori può puntare al diploma iridato, sarebbe un sigillo ulteriore alla sua nuova dimensione internazionale.
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