Artistica
Ginnastica, Mondiali 2018: Marco Lodadio firma l’impresa, finale agli anelli! L’azzurro lotterà per le medaglie
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Marco Lodadio vola in Finale agli anelli ai Mondiali 2018 di ginnastica artistica che si stanno disputando all’Aspire Dome di Doha (Qatar). Impresa incredibile dell’azzurro che, dopo una lunga rincorsa, è riuscito a staccare il pass per l’atto conclusivo della rassegna iridata: era sempre andato vicino a entrare tra i magnifici otto in occasione delle ultime grandi gare internazionali (dodici mesi fa a Montreal mancò l’appuntamento per appena 15 centesimi) ma il pass gli era sempre sfuggito per un soffio, non questa volta dove si è confermato come uno dei migliori interpreti in circolazione a livello planetario. Un italiano torna in una Finale di Specialità ai Mondiali dopo cinque anni, l’ultimo a riuscirci fu Alberto Busnari al cavallo con maniglie nel 2013 (poi concluse al quinto posto).
Il laziale, sceso in pedana nel corso della penultima suddivisione, si è distinto per le elevatissime difficoltà portate in gara (D Score di 6.3 come solo altri due finalisti), ha eseguito un’ottima prova al castello ma ha commesso un leggero saltello in uscita. Niente di grave però per il 26enne che è stato meritatamente premiato dai giudici con un rilevante 14.666, valido per chiudere al sesto posto: venerdì prossimo tornerà in pedana per disputare la Finale di Specialità con la voglia di lottare per qualcosa di concreto perché gli avversari non sono poi così lontani, rasentando la perfezione non sarebbe neanche così impossibile lottare per le medaglie.
L’armeno Artur Tovmasyan è infatti terzo ad appena due decimi (14.866), il fortissimo ucraino Igor Radivilov oggi è lontano appena sette centesimi (14.733), l’altro armeno Vahagn Davtyan ha totalizzato lo stesso punteggio di Lodadio ed è davanti in classifica solo in virtù di una migliore esecuzione (8.566 contro 8.366). Al comando come da pronostico il greco Eleftherios Petrounias: il Campione Olimpico, del Mondo e d’Europa ha sciorinato tutta la sua classe ottenendo 15.266, e dire che non doveva nemmeno esserci perché si sarebbe dovuto operare (intervento chirurgico rinviato al 5 novembre). L’unico capace di contenere il fenomeno ellenico è stato il brasiliano Arthur Nabarrete Zanetti, Campione Olimpico di Londra 2012 capace di toccare quota 15.033. Gli altri due finalisti sono l’azero Nikita Simonov (14.633) e il russo Nikita Nagornyy (14.633).
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