Artistica
Ginnastica, Mondiali 2018: Simone Biles può entrare nel mito? I sei ori mai vinti sono alla portata, la storia la attende
Nessuna ginnasta ha mai vinto sei medaglie d’oro nella stessa edizione dei Mondiali, nessuna atleta è riuscita a realizzare il mitologico filotto portando a casa tutti i titoli a disposizione per quanto riguarda il settore femminile. In 84 anni di storia (la prima rassegna iridata aperta anche alle donne venne disputata nel 1934) l’en-plein è rimasto semplicemente mitologia pura. La Polvere di Magnesio aspetta il momento in cui arrivi una Reginetta capace di unificare i sei scettri, sarebbe un’impresa che davvero andrebbe oltre l’umano e proprio per questo c’è bisogno di una marziana: Simone Biles può davvero scrivere una pagina di leggenda non solo di questa disciplina ma dello sport in generale.
La dominatrice incontrastata della ginnastica artistica ha già collezionato 10 ori in carriera (mai nessuna come lei ai Mondiali), va alla caccia della quarta corona nel concorso generale (batterebbe così il record di Svetlana Khorkina) e può davvero mettersi al collo sei ori ai Mondiali 2018 che si stanno disputando all’Aspire Dome di Doha (Qatar). La 21enne di Columbus, infatti, ha chiuso il turno di qualificazione con il miglior punteggio nell’all-around e in ben tre specialità mentre alle parallele è seconda, distaccata di due decimi da Nina Derwael.
Simone Biles trascinerà gli USA a uno scontato successo nella gara a squadre (martedì 30 ottobre) confermandosi così per la quarta volta consecutiva (la corazzata a stelle e strisce ha perso l’ultima gara ai Mondiali 2010 contro la Russia) e poi non avrà problemi a imporsi sul giro completo (giovedì 1° novembre) visto che Morgan Hurd ha accusato addirittura 4,5 punti di ritardo in qualifica. Arriviamo poi alle Finali di Specialità (2-3 novembre): al volteggio il margine è netto e il salto che porta il suo nome è inavvicinabile, al corpo libero non c’è proprio storia (addirittura 1,2 punti su Mai Murakami, acrobata incontenibile e imbattibile). Alla trave il solito punto interrogativo perché le insidie sono sempre dietro l’angolo (dopo aver vinto due Mondiali, alle Olimpiadi di Rio 2016 sbagliò e si dovette accontentare del bronzo, questa volta dovrà stare attenta soprattutto alla connazionale Kara Eaker e alla Campionessa Olimpica Sanne Wevers).
E poi il capitolo parallele. L’americana ha sempre faticato su questo attrezzo ma in questa stagione si è allenata duramente, ha migliorato notevolmente le difficoltà e l’esecuzione, ha conquistato la sua prima finale iridata e ora vuole fare saltare il banco. Nina Derwael, Campionessa d’Europa e bronzo in carica, è più forte ma potrebbe accusare il peso del confronto diretto contro un fenomeno.
Il record attuale di ori (5) nella stessa manifestazione appartiene alla sovietica Larisa Latynina, la donna più medagliata di sempre in tutti gli sport alle Olimpiadi: a Mosca 1958 mancò solo l’appuntamento con la gloria al corpo libero dove venne battuta dalla cecoslovacca Eva Bosakova. Era davvero un’altra ginnastica, mentre Simone si fermò a 4 titoli a Glasgow 2015 e a Nanning 2014 (mancò sempre volteggio e staggi).
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