Artistica
Ginnastica, quando i Mondiali si svolgono a porte chiuse. Gli spalti deserti di Doha, la passione non si compra
Il Qatar vuole dominare la scena sportiva a livello organizzativo, mette sul piatto i milioni di dollari a disposizione di uno dei Paesi più ricchi del Pianeta ma fatica a trovare la passione della propria popolazione che non sembra così interessata alle varie competizioni che continuano a susseguirsi in Medio Oriente. I Mondiali 2018 di ginnastica artistica, che si stanno disputando all’Aspire Dome di Doha, sono praticamente a porte chiuse: la cornice di pubblico è davvero minimale, spalti deserti e riempiti praticamente solo dalle varie delegazioni, da qualche parente degli atleti in gara e da pochi altri, il pubblico non si è praticamente visto nei quattro giorni di qualificazione che si sono disputati da giovedì a oggi.
Una disaffezione totale per la Polvere di Magnesio che ci fa rimpiangere i pienoni visti agli Europei degli ultimi due anni tra Cluj-Napoca (Romania) e Glasgow (Gran Bretagna) oppure alle rassegne iridate dell’ultimo lustro tra Anversa (Belgio), Nanning (Cina), Glasgow e Montreal (Canada) lo scorso anno. La cultura sportiva e la passione per la competizione purtroppo non si possono comprare, si sperava di coinvolgere la popolazione locale e di avvicinarla alla ginnastica artistica ma non c’è stato nulla da fare. Che qualcosa cambi con le varie finali che si susseguiranno da domani a sabato? Lo speriamo ma sembra molto difficile. La scelta di portare i Mondiali in questa città ha avuto sicuramente i suoi importanti vantaggi economici ma non è bello vedere le tribune totalmente vuote per l’evento più importante dell’anno.
Può essere che la Polvere di Magnesio non interessi? Assolutamente sì ma non è la prima volta che in Qatar vediamo poco coinvolgimento, anche i Mondiali 2016 di ciclismo vinti da Peter Sagan dopo l’attraversamento della zona desertica furono un po’ un buco nell’acqua. Questo Paese ospiterà il prossimo anno i Mondiali di atletica leggera e nel 2022 i Mondiali di calcio, cioè nel giro di sei stagioni avrà organizzato le rassegne iridate dello sport più praticato e delle discipline di classe A alle Olimpiadi (nuoto a parte). Ma se il pubblico è latitante…
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