Artistica
Ginnastica, quante novità in vista! Mondiali con le qualificazioni, format diverso. Si abbassa il limite d’età? E sulle Olimpiadi…
Bollono in pentola grandi novità per quanto riguarda la ginnastica artistica. Durante i Mondiali 2018 che si stano disputando all’Aspire Dome di Doha (Qatar), infatti, Morinari Watanabe ha incontrato i vari rappresentanti delle singole Nazioni e ha discusso in merito al futuro della Polvere di Magnesio. Il Presidente della Federazione Internazionale sembra intenzionato a varare diverse novità molto importanti che potrebbero dare un nuovo volto a questo sport. Vediamo nel dettaglio gli argomenti su cui si è soffermato il giapponese a poco più di un mese di distanza dal cruciale 82esimo Congresso della FIG (2-3 dicembre a Baku, Azerbaijan).
– Cambiare il format dei Mondiali. Attualmente sono troppo lunghi, i dieci giorni di gara rischiano di stressare eccessivamente i ginnasti psicologicamente e mentalmente oltre ad aumentare la possibilità di infortuni. Inoltre una competizione così lunga richiede spese importanti e si hanno delle difficoltà nel trovare gli organizzatori.
– Usare i Campionati Continentali come qualificazione ai Mondiali. Watanabe ha dichiarato che avere delle qualificazioni aumenterebbe il livello della competizione e questo renderebbe la disciplina anche più appetibile nei confronti degli investitori. Il numero 1 della FIG apprezza il fatto che si vogliano aiutare dei Continenti a svilupparsi ma i Mondiali devono essere la competizione riservata agli atleti migliori.
– Confermata la volontà di combattere gli abusi sessuali, mentali e fisici dopo quanto successo negli USA. Proprio per questo motivo è nata la FIG Ethics Foundation.
– Ufficializzata l’istituzione dei Mondiali juniores già a partire dal 2019 (si gareggerà a Gyor, Ungheria). La competizione si svolgerà ogni anno.
– Il Presidente della FIG ha ascoltato anche le richieste di alcune Federazioni in merito a: abbassare di un anno il limite di età per la partecipazione alle gare (questa sarebbe una vera rivoluzione!) e sulla possibilità di ristabilire le squadre composte da cinque atleti per le Olimpiadi (a Tokyo 2020 ogni formazione avrà solo quattro elementi).
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Foto: Ricardo Bufolin/FGI