MotoGP
Moto2, GP Australia 2018: Francesco Bagnaia in difficoltà estrema a Phillip Island ma ora è a un passo dal titolo iridato
Il primo match point è sfumato: Francesco Bagnaia ha chiuso solo in dodicesima piazza il Gran Premio d’Australia ed ha così dovuto abbandonare la speranza di aggiudicarsi il titolo iridato aritmeticamente con due gare d’anticipo, mettendo comunque un altro tassello nel puzzle che lo sta avvicinando al successo finale. Il piemontese ha accusato delle difficoltà tecniche evidenti, che lo hanno costretto ad annaspare nelle retrovie per tutto il weekend, non riuscendo mai a trovare il giusto feeling con il tracciato australiano e con la Kalex dello Sky Racing Team VR46.
Fortunatamente il torinese non ha pagato dazio in classifica generale, visto che anche il portoghese Miguel Oliveira non ha mai trovato la velocità adeguata per rimanere nel gruppo di testa e si è dovuto accontentare di un’undicesima piazza appena davanti all’azzurro. Entrambi i contendenti al titolo iridato non hanno trovato la messa a punto perfetta della moto e si sono ritrovati molto vicini nella seconda parte di gara in 12ma-13ma posizione, con Bagnaia che ha tentato un paio di volte l’attacco sull’avversario diretto per poi accontentarsi di chiudere alle sue spalle senza prendere dei rischi inutili.
A questo punto la situazione vede il piemontese sempre in testa al Mondiale con 36 lunghezze di margine sul lusitano a due gare dalla fine della stagione, perciò i giochi potrebbero verosimilmente chiudersi in favore dell’azzurro già in Malesia. Se Bagnaia dovesse salire sul podio tra due settimane a Sepang si garantirebbe la matematica certezza del titolo a prescindere dal piazzamento di un Oliveira che a questo punto non può più commettere passi falsi, deve semplicemente andare a caccia della vittoria nelle ultime due tappe sperando di mettere tra sé ed il leader del campionato il maggior numero di piloti possibile. Sono 50 i punti ancora in palio negli ultimi due GP, in Malesia e a Valencia, perciò “Pecco” per avere la certezza assoluta della vittoria finale deve raccogliere 14 punti complessivi per difendersi da un eventuale bottino pieno del portoghese della KTM.
Per il pilota che abbiamo ammirato per tutta la stagione sarebbe una formalità, ma le allarmanti indicazioni che ci ha fornito la corsa di Phillip Island non sono rassicuranti in vista di un rush finale in cui l’esito finale dipenderà comunque molto dalle prestazioni del lusitano. I compagni di squadra dei due pretendenti al titolo, Luca Marini (Sky Racing Team VR46) e Brad Binder (Red Bull KTM Ajo), saranno fondamentali sia in qualifica (aiutando i teammate con le scie) che in gara al servizio rispettivamente di Bagnaia e Oliveira. Lo striscione del traguardo è molto vicino per il 21enne nativo di Torino, il quale deve assolutamente cancellare il ricordo della prestazione australiana proiettandosi nel migliore dei modi al weekend di Sepang, in cui proverà a laurearsi Campione del Mondo di Moto2 con una gara d’anticipo.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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