MotoGP

Moto2, GP Thailandia 2018: l’inedito Buriram favorirà Francesco Bagnaia o Miguel Oliveira?

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Mancano ormai solamente cinque gare alla conclusione del Mondiale Moto2 2018 e Francesco “Pecco” Bagnaia deve gestire il suo margine di 19 punti di vantaggio nei confronti del suo rivale verso il titolo, il portoghese Miguel Oliveira. L’ennesimo capitolo della loro saga si sposta dall’Europa (dove torneremo solamente per l’ultima gara di Valencia) per raggiungere la Thailandia, più precisamente il circuito di Buriram.

Sia per la nazione asiatica, che per il tracciato, si tratta dell’esordio assoluto nel Motomondiale (è presente, invece, nel Mondiale Superbike) per cui Bagnaia ed Oliveira se la vedranno su un terreno assolutamente neutro, senza un favorito d’obbligo. La pista thailandese si differenzia tra numerosi rettilinei e diverse curve non troppo selettive. In poche parole si tratta di un layout che non ammette errori, nel quale il motore e la velocità di punta la faranno da padroni.

Entrambi i contendenti hanno a disposizione una moto di primo livello, ma in questo momento il pilota piemontese sembra essere un tutt’uno con il proprio mezzo e ha a disposizione un feeling davvero notevole. Dopo la doppia sconfitta tra Sachsenring e Brno, infatti, il futuro pilota del team Ducati Pramac in MotoGP, ha piazzato due successi ed un secondo posto, che lo hanno riportato in vetta alla graduatoria generale di prepotenza. Dall’altra parte, invece, l’alfiere del team Red Bull KTM Ajo, ha corso in difesa, con due piazze d’onore ed il settimo posto di Aragon che lo ha visto allontanarsi dalla vetta di ben 19 lunghezze.

Tutti i discorsi riguardanti la stagione in Moto2, ovviamente, vengono canalizzati verso la sfida Bagnaia-Oliveira, per capire chi la spunterà e chi, quindi, vincerà il titolo prima di sbarcare nella classe regina. Per tutti gli altri non rimane che puntare a qualche successo di tappa, come è accaduto al sudafricano Bran Binder nell’ultima occasione. Il compagno di scuderia di Oliveira è salito sul gradino più alto del podio dopo una lotta intensa nelle prime posizioni, andando a togliere punti preziosi proprio all’italiano.

D’ora in avanti, dunque, ogni dettaglio ed aspetto saranno fondamentali e decisivi. Sia pensando ai compagni di team (Luca Marini nel caso di Bagnaia) sia ai rivali in pista. Gente come Alex Marquez, Joan Mir, Mattia Pasini o Lorenzo Baldassarri possono inserirsi nella battaglia in ogni occasione, come successo ad Aragon, e sottrarre punti importanti ai due contendenti. Per le caratteristiche del circuito, e per il fatto che non vi si è mai corso, potrebbe essere l’occasione giusta per vedere un altro outsider agguantare la vittoria. Bagnaia ed Oliveira sono pronti ad affilare le armi, con il pilota torinese che, tuttavia, non ha la necessità di rischiare più di tanto e, in caso di ulteriore vittoria, si avvicinerebbe, e non poco, al suo grande sogno.

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alessandro.passanti@oasport.it

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