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Motocross delle Nazioni 2018: il trionfo della Francia. L’Italia ci crede ma poi deve accontentarsi della seconda piazza

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E’ la Francia ad aggiudicarsi per la quinta volta consecutiva il mitico Motocross delle Nazioni, rassegna riservata a tre rappressentati di ogni Paese (MX2, MXGP, OPEN) riservata al mondo del cross che quest’anno ha avuto nella sede statunitense RedBud un’ulteriore fonte d’attrazione.

Ebbene è stata la compagine francese composta Gautier Paulin Dylan Ferrandis e Jordi Tixier ad imporsi al termine di una sfida che ha visto tutto in gioco fino all’ultima manche che vedeva sfidarsi le categorie OPEN e MXGP. Transalpini conquistatori in America ma anche Italia che può sorridere. Antonio Cairoli, Alessandro Lupino e Michele Cervellin hanno confermato la loro compattezza e consistenza centrando un secondo posto di grande valore, alle spalle dei cugini d’Oltralpe, ma comunque davanti ad una delle favorite della vigilia, ovvero l’Olanda, annoverante il campione del mondo della classe regina Jeffrey Herlings, Glenn Coldenhoff e Calvin Vlaarden.

Nell’ultima run, quindi, è il nostro Lupino ottiene l’holeshot in sella alla Kawasaki a precedere Coldenhoff e Paulin. Herlings e Cairoli inseguono da vicino ma a stupire è la caduta dell’Australia che va subito in terra con Gibbs, dovendo ripartire dal fondo. Con il passare dei giri l’incidenza dell’azione della coppia olandese si fa sempre più importante e infatti Herlings inizia a fare la differenza scavalcando  Lupino, Paulin e Cairoli e mettendosi alle spalle del suo connazionale. Una situazione che comunque può sorridere al Bel Paese in quanto per appena 2 punti la nostra compagine guida nell’overall in virtù dei piazzamenti delle precedenti run.

Sfortuna vuole che Cairoli e Lupino non siano lucidi in questo caso con addirittura il siciliano costretto a correre senza la protezione dei propri occhiali per un errore nel corso delle fasi concitate. Questo consente a Paulin di portarsi in terza posizione e dare ai francesi i punti necessari per imporsi ancora una volta e regalarsi un sogno. Il quarto posto di Tony e il quinto di Lupino devono essere essere comunque accolti con il sorriso per quanto hanno messo sul tracciato statunitense.

 

 

 





 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo 

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