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MotoGP
MotoGP, GP Thailandia 2018: Marc Marquez il favorito, Andrea Dovizioso e il redivivo Valentino Rossi pronti a contrastarlo
Farà molto caldo sul circuito di Buriram (Thailandia), sede del quindicesimo round del Mondiale 2018 di MotoGP. Al di là delle temperature atmosferiche previste in aria e sull’asfalto, lo show asiatico a cui ci accingiamo sarà molto tirato anche per il contesto agonistico.
Marc Marquez, leader del campionato e prossimo a laurearsi per la settima volta campione del mondo, non vorrà correre in difesa, desideroso di porre il suo sigillo su una pista inedita dove ancora nessuno ha scritto il proprio nome. MM93 vuol essere il primo in tutto e anche in questo non vi è certo eccezione. Le possibilità ci sono tutte: la pole n.50 nella classe regina (la 78esima in carriera) parla chiaro sulle chance dell’iberico a queste latitudini. Su un circuito caratterizzato da lunghi rettilinei ma anche da tratti guidati, Marc ha fatto la differenza, lavorando molto sul passo gara. L’aver completato 27 giri quest’oggi nelle prove libere, portando all’estremo degrado le gomme ed ottenendo dei tempi sempre considerevoli, danno una chiara indicazione sulle grandi chance dello spagnolo.
Tuttavia, non si preannuncia una passeggiata. Gli avversari potrebbero essere due: Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. La Ducati punta tutte le proprie fiches sul forlivese, dopo la rinuncia forzata di Jorge Lorenzo (caduto ieri e costretto a dare forfait, reduce già dall’incidente di Aragon), parso molto veloce e performante in ogni condizione. Andrà però verificato come e quando la GP18 saprà essere “gentile” con le Michelin e consentire al “Dovi” di tirar fuori il suo potenziale al 100%. La Rossa, come era prevedibile, esprime il suo meglio nei tratti veloci, fatti di grandi accelerazioni, mentre nel t-4 (maggiormente guidato) qualcosa manca. Un ultimo step è necessario per lottare con Marquez e contendergli il successo di tappa.
E veniamo al “Dottore”. Pensando all’infausto weekend di Aragon, quando partì 18°, e ritrovarlo in seconda posizione in griglia di partenza qui sembra quasi una rappresentazione immaginaria. Ma l’enigma Yamaha può riservare anche questo. Valentino stesso non si aspettava di essere così veloce e invece, grazie al grande lavoro del team e a un pilota che il gas lo tiene sempre aperto, il risultato è arrivato. Stando a quanto si è visto la M1 può consentire al centauro nostrano di essere in gioco per la top3. Il passo espresso nelle PL4 è stato buono su tempi attorno all’1’31” con gomme abbastanza usate. Appare evidente che la corsa si deciderà in favore di chi saprà conservare meglio gli pneumatici nei 26 giri previsti.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo