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MotoGP, le 5 risposte che dovrà darci il GP della Thailandia. Ducati di nuovo dominante?

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Inizia il poker di gare dall’altra parte del globo per il Mondiale 2018 di MotoGP. Si incomincia con l’esordiente Gran Premio di Thailandia sulla nuova pista di Buriram, prima di proseguire nella trasferta andando a toccare Giappone, Australia e Malesia, prima di fare ritorno a Valencia per il consueto ultimo appuntamento della stagione. La gara asiatica non avrà grande importanza a livello di titolo iridato, dato che ormai Marc Marquez ha chiuso ogni discorso, ma ci regalerà diversi spunti di interessa, incominciando dalla crisi nera che sta attanagliando la Yamaha. Andiamo, quindi, ad analizzare le questioni più importanti riguardanti il fine settimana del GP della Thailandia.

 

1 Marc Marquez cercherà l’affondo definitivo o gestirà?

Ormai è solamente questione di tempo e Marc Marquez potrà festeggiare il suo quinto titolo iridato nella classe regina. Lo spagnolo ha un vantaggio di quasi tre gare in fatto di punti e la domanda sarà solamente dove potrà stappare lo champagne. Conoscendo le caratteristiche del Cabroncito cercherà il successo anche a Buriram ma, probabilmente, non con la stessa intensità che ha dimostrato ad Aragon. Teneva in maniera particolare di vincere in casa, e così è stato, aumentando ulteriormente il suo vantaggio in classifica generale. A questo punto non ha più bisogno di correre ulteriori rischi e, nel caso, può accontentarsi di secondi e terzi posti senza problemi. La pista thailandese potrebbe favorire le Ducati e, in questo caso, vedremmo un Marquez più calcolatore.

2 Come sarà il fine settimana di Jorge Lorenzo?

Dopo la rovinosa caduta in curva 1 nel GP di Aragon si è letto e scritto molto sul maiorchino, specialmente dopo le sue accuse nei confronti di Marquez, suo futuro compagno in Honda. Per prima cosa, tuttavia, dovremo capire se Lorenzo sarà in grado di scendere in pista a Buriram dopo la frattura al piede e, nel caso riuscisse a prendere parte al fine settimana, dovremo capire il suo stato d’animo. Non le ha mandate a dire al suo connazionale, sia in conferenza stampa, sia via social network. Dopo qualche giorno i due sembrano essersi riavvicinati, ma la tensione sarà comunque palpabile, figuriamoci il prossimo anno quando, a rigor di logica, dovranno contendersi il titolo iridato della MotoGP.

3 Buriram farà rima con crisi continua per la Yamaha?

La Yamaha dopo tante difficoltà ha visto la sua situazione addirittura peggiorare. Nelle ultime uscite la scuderia di Iwata è apparsa in confusione, non solo tecnica, ed ufficialmente in mare aperto, con Valentino Rossi e Maverick Vinales entrare, a stento, nei primi 10 della classifica. La moto, ormai è acclarato, è stata peggiorata nel corso del tempo e ormai tutto è rimandato al 2019, incrociando le dita. Forse nelle prossime gare (Motegi e Phillip Island su tutte) qualche soddisfazione potrebbe giungere, ma non a Buriram. La pista asiatica, infatti, rappresenta tutto quello che non va giù alla M1, sotto forma di alte temperature e poco grip sull’asfalto. Mentre gli avversari migliorano, la Yamaha fa passi indietro notevoli. Si annuncia un altro weekend di carestia in Thailandia.

4 La Ducati tornerà al successo?

A Borgo Panigale sono fiduciosi in vista del prossimo fine settimana, e non solo per il trend decisamente positivo intrapreso dalla sosta estiva. La Desmosedici è una moto completa e pronta a vincere ovunque e nel tracciato di Buriram potrebbe nuovamente esaltarsi, sfruttando i lunghi rettilinei presenti e le curve che, per la loro conformazione, vanno a genio alla moto bolognese. Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo sono pronti a confermarsi, con il maiorchino che proverà (se sarà in grado di correre) di tenersi lontano dai guai. La scuderia emiliana ha compiuto passi da gigante in avanti e continuerà a sfruttare questi ultimi appuntamenti per gettare solide basi per la Ducati 2019.

5 La Suzuki saprà confermarsi?

Gli ottimi risultati di Andrea Iannone (terzo) e Alex Rins (quarto) centrati ad Aragon saranno confermati o si riveleranno un fuoco di paglia? In terra spagnola il duo della Suzuki ha dimostrato di essere decisamente più vicino ai primi della classe, ma la sensazione è che il tracciato di Aragon si sposasse in maniera ottimale con la GSX-RR. La pista di Buriram, invece, presenta qualche insidia in più per Iannone e Rins che, oggettivamente, non partono con i favori del pronostico. La Suzuki, tuttavia, deve continuare a sfruttare ogni occasione per migliorare la propria moto e, inoltre, di approfittare della crisi nera della Yamaha per centrare posizioni sempre migliori in classifica.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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