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MotoGP, quali sono i problemi della Yamaha e perché non vince? Le spiegazioni di Lin Jarvis e la tristezza di Valentino Rossi

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La Yamaha sta affrontando una crisi seriamente preoccupante, non vince da ben 23 gare nel Mondiale MotoGP (da Assen 2007) e non sembra più poter uscire dal tunnel. La luce non si intravede, mentre Honda e Ducati continuano a fare passi in avanti e a lottare per le vittorie, la scuderia di Iwata si è fermata e non riesce più a tenere testa alle rivali. Valentino Rossi ha provato a tenere a galla la squadra, il Dottore ha disputato delle ottime prove nel corso di questa stagione ma ora la situazione è precipitata e anche il talento del nove volte Campione del Mondo non sembra più bastare come testimoniano i risultati degli ultimi appuntamenti e la preoccupazione in vista del GP di Thailandia che si disputerà nel weekend.

La Yamaha ha perso lo smalto dei bei tempi (tre anni fa dominò la stagione), la bontà del telaio e la capacità di gestire le gomme non sono più un punto di forza del team giapponese che ha accusato dei problemi importanti da quando viene utilizzata la centralina elettronica unica. Ormai l’attenzione è già puntata verso il 2019 ma bisognerà radicalmente rivoluzionare la moto se si vorranno ottenere dei risultati importanti, lo stesso Valentino Rossi ha chiesto una svolta nella struttura tecnica.

A parlare delle difficoltà della Yamaha è il responsabile della scuderia Lin Jarvis che ha rilasciato delle dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport: “Io non posso arrivare a dire che vanno messi in discussione i tecnici, ma il solo modo di uscire dai problemi attuali è capire cosa stiamo facendo di sbagliato e ripartire in una nuova direzione. La Yahama ha uomini che sanno vincere? Sì, come lo abbiamo dimostrato. Però qualcosa che stiamo facendo non funziona ormai da troppo tempo. Il progetto e lo sviluppo della moto avvengono in Giappone, è lì che si trova il gruppo responsabile, in Italia abbiamo impiantato una sede con gente che lavora sull’elettronica e fa la revisione delle moto, ma la leadership resta nella sede centrale“.

Il Dottore è preoccupato del fatto che non si sia visto ancora il prototipo per la prossima stagione e Jarvis resta sul vago: “Abbiamo provato un prototipo del nuovo motore e a Valencia ce ne sarà uno modificato. Siamo in una situazione difficile: Rossi e Vinales faticano a trovare motivazioni perché loro, come noi, sono qui per vincere il Mondiale. Invece ci troviamo in una crisi da cui dobbiamo assolutamente uscire“.

Dunque quali sono i problemi di questa Yamaha?: “Il nostro problema non è solo il motore, è il telaio che non crea sufficiente grip meccanico, è l’elettronica che non controlla al meglio l’erogazione che i piloti vorrebbero più dolce, è la gestione delle gomme. Ma vi garantisco che il prossimo anno avremo ancora un motore in linea“.

 





Foto: Valerio Origo

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