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Olimpiadi degli Scacchi 2018: il penultimo turno vede l’Italia sconfitta sia nel torneo open che in quello femminile

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Stavolta la doppia sconfitta, per le formazioni italiane, arriva. Alle Olimpiadi scacchistiche di Batumi, l’Italia open perde per 1-3 contro la più quotata Svezia, mentre la squadra femminile cede per 1,5-2,5 a Georgia 2 in un match che sulla carta si preannunciava del massimo equilibrio. Si preannuncia, dunque, un ultimo turno alla ricerca della riscossa per le nostre squadre, allo scopo di ottenere il miglior piazzamento possibile.

La nazionale maschile non è mai davvero riuscita a prendere in mano le redini dell’incontro con la Svezia, guidata dal forte Grande Maestro Nils Grandelius. Se quest’ultimo è stato fermato sulla patta dal nostro numero uno, Daniele Vocaturo, e Luca Moroni ha siglato l’equa divisione del punto con Erik Blomqvist prima di rischiare guai in una posizione chiusa, non sono stati altrettanto fortunati gli altri due portacolori italiani. Michele Godena è stato rapidamente sconfitto da Hans Tikkanen, mentre John Westerberg ha sfruttato una trentaquattresima mossa davvero cattiva di Sabino Brunello per costringerlo all’immediato abbandono in previsione di una combinazione con cui lo svedese avrebbe guadagnato la qualità.

Dopo aver cullato per un giorno il sogno di vincere il torneo, la Polonia cade per 3-1 nel confronto con la Cina, risolto brillantemente dal successo di Ding Liren su Jan-Krzyzstof Duda. I cinesi salgono così a quota 17, affiancati dagli Stati Uniti, che però si trovano virtualmente al primo posto per spareggio tecnico dopo il successo per 2,5-1,5 sull’Armenia, propiziato dalla vittoria di Shankland su Melkumyan in terza scacchiera. Francia, Russia e Polonia si contendono a quota 16 la terza posizione, mentre appare poco verosimile che una delle squadre a 15 (tra cui India e Armenia) possa farcela.

Avara di soddisfazioni anche la giornata della nazionale femminile, che è stata sconfitta dalla seconda formazione della Georgia in un match di forza sostanzialmente pari. Le cose si erano subito messe molto bene, con lo scacco matto che Marina Brunello ha rifilato in 38 mosse a Sopiko Khukhashvili. La situazione, però, si è ribaltata completamente in seguito alla patta di Olga Zimina contro Inga Charkhalashvili e poi alle sconfitte di Desiree Di Benedetto contro Sofio Gvetadze e di Daniela Movileanu contro Miranda Mitadze.

Per quanto riguarda la parte alta della classifica, c’è da registrare il pareggio tra Cina e USA per 2-2 che non risolve assolutamente nulla per la lotta al vertice, anzi: saranno in quattro a battagliare per la vittoria finale, con l’Ucraina e l’Armenia che, pareggiando contro Russia e Azerbaigian, hanno mancato l’opportunità dell’aggancio alle cinesi a quota 17. Il pareggio tra Ucraina e Russia, fra l’altro, impedisce a quest’ultima di potersi fregiare del titolo con pressoché totale certezza, dato che si trova a 15 punti.

L’Italia maschile pesca un turno piuttosto fortunato per chiudere la propria avventura a Batumi: domattina (le partite sono state anticipate per consentire la riuscita della cerimonia di chiusura) i nostri giocatori se la vedranno con la Bosnia-Erzegovina, che non ha la stessa forza in termini di ELO dei nostri. Le donne, invece, chiuderanno contro l’Inghilterra, che schiera una formazione di poco inferiore e con cui si può cercare la vittoria per chiudere a quota 14 e sperare in una buona combinazione di risultati per arrivare in una posizione che rispecchi il bel percorso fatto.





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