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Oltre Cinquecerchi
Olimpiadi degli Scacchi 2018: vince la Cina nei tornei maschile e femminile. Tra le donne Marina Brunello oro individuale in quarta scacchiera
Si sono concluse le Olimpiadi scacchistiche 2018 a Batumi, in Georgia. Sono stati drammatici gli epiloghi di entrambi i tornei, open e femminile, che però hanno decretato la stessa nazione vincitrice: la Cina, al secondo trionfo in tre anni tra gli open e il sesto tra le donne. Erano 32 anni che una simile evenienza non si verificava: nel 1986 accadde per l’ultima volta all’ancora esistente Unione Sovietica. C’è una soddisfazione anche per l’Italia, e viene dai premi individuali assegnati per singoli membri delle squadre nazionali: Marina Brunello ha vinto la medaglia d’oro in quarta scacchiera. Si tratta della seconda volta che un’azzurra coglie una medaglia per sé, dopo che nel 1982 ci era riuscita Barbara Pernici, oro in prima scacchiera a Lucerna prima di laurearsi in Computer Science a Stanford e insegnare al Politecnico di Milano.
Nell’ultimo turno della sezione open è successo davvero di tutto: USA e Cina hanno pareggiato per 2-2 con tutte patte (compresa quella di Caruana – che ora virerà verso il match per il titolo mondiale contro Carlsen – con Ding Liren, che non perde dal mostruoso numero di 88 partite). I due Paesi si sono così trovati agganciati in testa dalla Russia, che ha battuto per 2,5 a 1,5 la Francia grazie alla vittoria in seconda scacchiera di Nepomniachtchi su Bacrot, generata da una considerevole distrazione del francese appena dopo l’apertura (una Réti, tra le sole quattro la cui mossa iniziale è di Cavallo, in questo caso in f3). A quel punto, l’attenzione si è spostata parecchie scacchiere più indietro, perché per sbrogliare la matassa del vincitore diventano fondamentali le partite di Georgia 3 contro Singapore e di Panama contro il Bangladesh, perché determinano (senza entrare in dettagli matematici) punti in più o in meno nello spareggio tecnico. Georgia 3 vince, Panama perde, la vittoria arride alla Cina, con gli Stati Uniti secondi e la Russia terza per la seconda edizione di fila.
L’Italia open ha chiuso il proprio torneo in linea con la propria forza di gioco: partita da trentaquattresima squadra più forte, è finita al 33° posto (che poi, senza i distinguo degli spareggi, sarebbe 25° ex-aequo) con l’odierna vittoria sulla Bosnia-Erzegovina. Stanti le patte tra Daniele Vocaturo e Denis Kadric, tra Michele Godena (chissà se sarà l’ultima Olimpiade per lui) ed Emir Dizdarevic, tra Alessio Valsecchi e Rijad Burovic, a determinare il nostro successo è stato Luca Moroni, bravo ad approfittare di un eccesso di prudenza di Dejan Marjanovic nell’incontro giocato in terza scacchiera. Si conclude dunque con sette vittorie, quattro sconfitte e nessun pareggio il percorso italiano nell’edizione 2018 a livello open.
Per quanto concerne il torneo femminile, l’arrivo in volata è stato a due: la Cina ha chiuso in parità il match con la Russia ed è stata raggiunta dall’Ucraina, che ha vinto per 3-1 contro gli USA (coi due successi delle sorelle Muzychuk) senza tuttavia riuscire a colmare il divario esistente in termini di spareggio tecnico. Al terzo posto, solitaria a quota 17, si è classificata Georgia 1, per mezzo del successo per 3-1 maturato contro l’Armenia e anche grazie ad alcuni pareggi su altre scacchiere che ne hanno favorito il posizionamento sul podio.
In questo caso, la nostra nazionale femminile ha chiuso in modo piuttosto brutto un torneo che, nella prima metà, era stato esaltante, con il raggiungimento della top 10. La sconfitta subita contro l’Inghilterra per 1,5-2,5 è arrivata perché, dopo i successi di Marina Brunello su Sue Maroroa, di Akshaya Kalaiyalahan su Elena Sedina e la patta tra Desirée Di Benedetto e Dagne Ciuskyte, è toccato a Olga Zimina, la nostra numero 1, commettere un grosso errore di valutazione in ristrettezza di tempo alla settantesima mossa. L’Italia si è così classificata al 49° posto (5 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte), a fronte della casella di partenza numero 18 in ragione della propria media rating ELO.
Non ci sono stati, tuttavia, soltanto le squadre italiane in quel di Batumi: nella sala di gioco (che in realtà non era una sola, ma due unite da un passaggio) sono stati impegnati anche tre arbitri del nostro Paese. Si tratta di Franca Dapiran, Cristina Rigo e Marco Biagioli.
Andiamo ora a riportare di seguito tutti i podi, di squadra e individuali, di queste Olimpiadi scacchistiche 2018. Prima di farlo, però, c’è una doverosa annotazione da compiere: nelle classifiche individuali, nonostante le scacchiere su cui si gioca siano quattro, viene assegnata la medaglia anche alla quinta. I ranking tengono infatti conto non della scacchiera su cui ci si è seduti al tavolo, ma della posizione in cui sono gli scacchisti nella lista ufficiale consegnata all’organizzazione (per capirci, nel femminile l’ordine era Zimina-Sedina-Di Benedetto-Brunello-Movileanu). Verrà indicata con PR ELO la performance reale ELO realizzata dai giocatori, calcolata secondo una formula matematica che tiene conto del rating medio dei giocatori affrontati, dei punti vinti contro di essi e del numero di partite giocate nel torneo.
CLASSIFICA TORNEO OPEN
1. Cina (18 e 372,5 di tiebreaker – Ding Liren, Yu Yangyi, Wei Yi, Bu Xiangzhi, Li Chao)
2. USA (18 e 360,5 di tiebreaker – Fabiano Caruana, Wesley So, Hikaru Nakamura, Samuel Shankland, Ray Robson)
3. Russia (18 e 354,5 di tiebreaker – Sergej Karjakin, Ian Nepomniachtchi, Vladimir Kramnik, Nikita Vitiugov, Dmitry Jakovenko)
33. Italia (14 – Daniele Vocaturo, Michele Godena, Luca Moroni, Sabino Brunello, Alessio Valsecchi)
CLASSIFICA TORNEO FEMMINILE
1. Cina (18 e 407 di tiebreaker – Ju Wenjun, Shen Yang, Huang Qian, Lei Tingjje, Zhai Mo)
2. Ucraina (18 e 395,5 di tiebreaker – Anna Muzychuk, Mariya Muzychuk, Anna Ushenina, Natalia Zhukova, Iulija Osmak)
3. Georgia 1 (17 – Nana Dzagnidze, Lela Javakhishvili, Nino Batsiashvili, Bela Khotenashvili, Meri Arabidze)
49. Italia (12 – Olga Zimina, Elena Sedina, Desirée Di Benedetto, Marina Brunello, Daniela Movileanu)
PREMI INDIVIDUALI OPEN
PRIMA SCACCHIERA
1. Ding Liren (Cina) – PR ELO 2873 (5,5 punti su 8)
2. Fabiano Caruana (USA) – PR ELO 2859 (7 su 10)
3. Anish Giri (Olanda) – PR ELO 2814 (8,5 su 11)
SECONDA SCACCHIERA
1. Ngoc Truong Son Nguyen (Vietnam) – PR ELO 2804 (8,5 su 10)
2. Ian Nepomniachtchi (Russia) – PR ELO 2790 (7,5 su 10)
3. Teimour Radjabov (Azerbaigian) – PR ELO 2788 (7 su 10)
TERZA SCACCHIERA
1. Jorge Cori (Perù) – PR ELO 2925 (7,5 su 8)
2. Vladimir Kramnik (Russia) – PR ELO 2770 (6,5 su 9)
3. Kacper Piorun (Polonia) – PR ELO 2765 (6,5 su 9)
QUARTA SCACCHIERA
1. Daniel Fridman (Germania) – PR ELO 2814 (7,5 su 9)
2. Bu Xiangzhi (Cina) – PR ELO 2774 (7,5 su 10)
3. Rauf Mamedov (Azerbaigian) – PR ELO 2740 (6,5 su 9)
QUINTA SCACCHIERA
1. Anton Korobov (Ucraina) – PR ELO 2773 (6,5 su 8)
2. Ilia Smirin (Israele) – PR ELO 2746 (7,5 su 9)
3. Christian Bauer (Francia) – PR ELO 2740 (7 su 9)
PREMI INDIVIDUALI FEMMINILI
PRIMA SCACCHIERA
1. Ju Wenjun (Cina) – PR ELO 2661 (7 su 9)
2. Thanh Trang Hoang (Ungheria) – PR ELO 2636 (8,5 su 10)
3. Nana Dzagnidze (Georgia 1) – PR ELO 2600 (7,5 su 10)
SECONDA SCACCHIERA
1. Mariya Muzychuk (Ucraina) – PR ELO 2616 (8 su 10)
2. Irina Krush (USA) – PR ELO 2552 (7,5 su 10)
3. Aleksandra Goryachkina (Russia) – PR ELO 2492 (6,5 su 9)
TERZA SCACCHIERA
1. Khanim Balajayeva (Azerbaigian) – PR ELO 2522 (7 su 9)
2. Huang Qian (Cina) – PR ELO 2459 (7,5 su 11)
3. Ana Matnadze (Spagna) – PR ELO 2442 (7,0 su 9)
QUARTA SCACCHIERA
1. Marina Brunello (Italia) – PR ELO 2505 (8,5 su 10)
2. Lei Tingjje (Cina) – PR ELO 2498 (8,5 su 11)
3. Bela Khotenashvili (Georgia 1) – PR ELO 2496 (7 su 9)
QUINTA SCACCHIERA
1. Alshaeby Boshra (Giordania) – PR ELO 2568 (8 su 8)
2. Olga Girya (Russia) – PR ELO 2511 (7,5 su 9)
3. Jennifer Yu (USA) – PR ELO 2407 (8,0 su 11)
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federico.rossini@oasport.it
Credits: carlo fornitano / Shutterstock