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Olimpiadi Invernali 2026, Arianna Fontana: “Non gareggerò, ma vorrei un ruolo organizzativo. Sorpresa dalla doppia sede, avrei preferito una designazione unica”
Ieri è stata ufficializzata dal Cio la candidatura di Milano-Cortina per le Olimpiadi Invernali 2026. La rassegna a cinque cerchi tornerebbe nel nostro paese dopo quella di Torino 2006, in cui fu protagonista l’allora 15enne Arianna Fontana, che conquistò la medaglia di bronzo nella staffetta dello short track, diventando così la più giovane medagliata azzurra delle Olimpiadi Invernali.
Nel 2026 Fontana avrà 35 anni e, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, esclude la sua partecipazione come atleta: “Pressoché impossibile: ma spero di venir coinvolta comunque, magari con un ruolo organizzativo”.
Riguarda la doppia sede la 28enne lombarda è però perplessa: “Sono un po’ sorpresa: occorre abbattere i costi, ma avrei preferito una designazione unica. Vero è che in tutti i miei Giochi gli sport del ghiaccio si sono disputati da una parte, in città, e quelli della neve da un’altra, in montagna. Ma la distanza tra Milano e Cortina è considerevole e c’è il rischio di dissipare lo spirito olimpico”.
Per quanto riguarda le candidate rivali Fontana rietine Calgary più pericolosa di Stoccolma: “Della città svedese conosco poco, in quella canadese invece ho gareggiato due volte: nel Paese nordamericano c’è tradizione e passione. E poi, grazie al precedente di 30 anni fa, i Giochi del 1988, sapranno come muoversi”.
Lo short track dovrebbe disputarsi all’Agorà di Milano, che rievoca un bel ricordo all’azzurra: “Con tribune quasi piene, abbiamo disputato i Mondiali 2007. Vinsi l’argento nei 500. Da allora la popolarità della nostra disciplina è sicuramente aumentata, anche in Italia. Sento parlate di un nuovo stadio da costruire in un’area già individuata. Ben venga. Una nuova Olimpiade potrebbe rappresentare una svolta definitiva».
alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Renzo Brico