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Pattinaggio artistico a rotelle, Mondiali 2018: Luca Lucaroni e Silvia Nemesio trionfano nel singolo. Morandin-Remondini incantano nella danza. Tra i junior oro per Testoni-Piccolantonio

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Si è concluso con una vera e propria pioggia di medaglie per i colori azzurri il penultimo giorno di competizioni al Vendéspace di Parc de Beaupuy in Mouilleron-Le-Captif, Francia, impianto sportivo che dal 3 Ottobre ospita il Campionato Mondiale di pattinaggio artistico a rotelle.

Uno dei protagonisti della giornata è stato indubbiamente Luca Lucaroni che, con un programma a dir poco eccezionale, ha conquistato la medaglia d’oro nell’individuale maschile. Con una performance pattinata sulle note de la “Bohème“, il Campione romano ha stregato il pubblico presente con una prestazione da togliere il fiato, snocciolando in scioltezza tutti gli elementi del programma, sapientemente spalmati con una cura maniacale per tutta la durata della performance. Dopo un inizio caratterizzato dall’esecuzione del triplo salchow e della combinazione triplo flip/triplo toeloop, il talento azzurro ha realizzato un triplo rittberger anticipato da una difficilissima preparazione, per poi passare al triplo lutz e al doppio axel. Al seguito della trottola combinata tacco destra/tacco sinistra/abbassata Luca ha realizzato come ultimo elemento di salto la difficilissima combinazione triplo flip/ritt/triplo rittberger (purtroppo arrivata leggermente in avanti) concludendo la performance con la seconda trottola combinata. Una prova sontuosa per il Campione romano, indubbiamente l’atleta che ad oggi rappresenta al meglio la nuova direzione che sta intraprendendo il pattinaggio artistico a rotelle, abilissimo a coniugare l’immensa capacità tecnica con le regole del nuovo sistema Rollart, definitivamente in vigore a partire dall’anno prossimo.

Con un punteggio dal 9.7 al 9.8 nel contenuto tecnico e ottenendo due 10.00 nell’artistico, Luca Lucaroni ha così conquistato la medaglia d’oro con 549.00, posizionandosi a distanza siderale dall’inarrestabile spagnolo Pere Marsinyach Torrico, anche lui protagonista di una free program straordinario in cui ha realizzato al meglio gli elementi più importanti, presentando un programma originale e dalla coreografia creativa, ben pagato dalla giuria con una valutazione fino al 9.7 nel contenuto artistico, per un totale di 525.300. Staccato di soli tre punti si è piazzato l’azzurro Alessandro Amadesi, medaglia di bronzo con 521.600 dopo una prova di altissimo livello, viziata da uno step out nel triplo toeloop in catena con il triplo flip e da una mano sulla pista all’arrivo del triplo rittberger in combinazione con il triplo lutz.

In campo femminile a trionfare è stata l’azzurra Silvia Nemesio, protagonista di una prova tecnicamente eccezionale in cui ha presentato un layout che avrebbe messo pressione anche ai colleghi del settore maschile. La fuoriclasse romana allenata da Riccardo Felicioni, dimostrando un’ulteriore crescita dal punto di vista artistico-espressivo rispetto quanto visto agli Assoluti di Folgaria, ha cominciato la prova eseguendo in modo impeccabile la combinazione triplo lutz/ritt/triplo rittberger, proseguendo con il triplo flip singolo e il triplo rittberger. Grazie a delle trottole di altissimo livello (in questo senso davvero meravigliosa la combinazione tacco sinistra/broken/tacco destra/abbassata) e alla chirurgica esecuzione degli altri elementi di salto triplo toeloop, triplo salchow (eseguiti prima in combinazione e poi singolarmente) e doppio axel, Silvia si è portata saldamente in vetta alla classifica guadagnando una valutazione dal 9.1 al 9.5 nel contenuto tecnico e dal 9.4 al 9.8 nell’artistico, conquistando il totale di 529.500.

La medaglia d’argento è andata all’elegante Letizia Ghiroldi, atleta in ascesa protagonista di una prova che, malgrado uno step out sul triplo flip e un atterraggio a due piedi nel triplo rittberger, ha convinto la giuria grazie a un programma che guarda al futuro, in cui gli intricati movimenti di piede e i fili hanno adornato la buona realizzazione delle combinazioni triplo toeloop/ritt/triplo toeloop e doppio axel/ritt/thoren/triplo salchow, ottenendo una valutazione con picchi di 9.5 nel contenuto artistico totalizzando 502.600. Splendida anche la performance di Siiva Lambruschi, medaglia di bronzo con 485.400 dopo un’ottima prova in cui ha sfoderato tutta la capacità espressiva e di velocità, eseguendo tra gli altri elementi la combinazione doppio axel/ritt/thoren/triplo salchow.

Nella specialità della danza grande tripudio per Anna Remondini e Daniel Morandin, Campioni Mondiali per il secondo anno consecutivo. I danzatori azzurri hanno mandato totalmente su di giri il numerosissimo pubblico presente al Vandèspace, consegnando alla storia della disciplina un altro bellissimo programma pattinato sulle note de “Carmen Suite“, vent’anni dopo lo storico free program di Cristina Bartolozzi ai Mondiali di Bogotà del 1998. Anna e Daniel hanno eseguito in modo pulito tutti gli elementi del programma realizzando, tra gli altri, un’incantevole sequenza di passi in serpentina, dei profondissimi cluster e dei sollevamenti creativi, ricevendo una valutazione altissima dalla giuria toccando anche il 9.9 nel conenuto artistico, totalizzando 321.100. Immensi Silvia Stibilj e Andrea Bassi, medaglia d’argento dopo un grande programma appassionato valutato con picchi di 9.7 nel secondo punteggio per un totale 311.700 punti davanti ai portoghesi Mariana e Jousè Souto, terzi con 284.800 . Decisamente positivo l’esordio mondiale di Camilla Barguino e Massimiliano Antonelli, in quinta posizione finale con 268.250. Egemonia azzurra anche in categoria Junior con il successo della coppia Asya Sofia Testoni-Giovanni Piccolantonio, medaglia d’oro con 314.900 seguiti da Alessia Benedetto-Massimiliano Antonelli, argento con 295.450. Più staccati gli americani Madison Keels-Benson Kuan, bronzo con 284.050.

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Foto: Raniero Corbelletti (FISR)

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