Ciclismo
Percorso Giro d’Italia 2019: tutte le anticipazioni e le indiscrezioni sulle tappe. Corsa durissima, tre cronometro e montagne a bizzeffe
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A fine ottobre dovrebbe essere ufficialmente presentato il Giro d’Italia 2019 (data ancora da confermare), tra poche settimane conosceremo quale sarà il percorso della prossima Corsa Rosa che si disputerà da sabato 11 maggio a domenica 2 giugno. Iniziano però già a fioccare conferme su alcune tappe e alcune indiscrezioni su delle frazioni che potremo vedere durante le tre settimane di gara: stando ai primi rumors, la 102^ edizione del Giro d’Italia sarà particolarmente impegnativa e con un tracciato di assoluto spessore altimetrico.
Incominciamo dalle ufficialità: la Grande Partenza sarà a Bologna con una cronometro individuale di 8,2 chilometri che prevede nel finale la durissima salita al Santuario della Madonna di San Luca (due chilometri con pendenze medie in doppia cifra). Confermata anche la partenza da Bologna per la seconda tappa, la carovana dovrebbe dirigersi verso Vinci per onorare la memoria del grande Leonardo a 500 anni dalla morte con una frazione pianeggiante. A quel punto inizierà la discesa verso Sud con un possibile arrivo ai Castelli Romani (tappa mossa) e uno a San Giovanni Rotondo prima della possibile Vasto-L’Aquila per onorare la memoria delle vittime del terremoto di dieci anni fa.
Dunque un avvio che coniuga prova contro il tempo e tappe insidiose con dei saliscendi, mentre la prima vera tappa di montagna dovrebbe essere sabato 18 maggio sugli Appennini con un possibile arrivo a Gualdo Tadino (Rifugio Valsorda). Già ufficiale, invece, la chiusura della prima settimana: cronometro individuale da Riccione a San Marino di 34,7 chilometri all’insegna del Sangiovese. Dunque nei primi nove giorni di gara i ciclisti si saranno già sciroppati 43 chilometri contro il tempo, un’anomalia rispetto agli ultimi anni.
Ufficiale anche l’inizio della seconda settimana con la Ravenna-Modena riservata ai velocisti e la seguente partenza da Carpi per arrivare probabilmente a Novi Ligure dove dovrebbe andare in scena un nuovo arrivo in salita. Le anticipazioni riguardo alla seconda settimana sono particolarmente suggestive per tutti gli appassionati e, se davvero dovessero concretizzarsi, assisteremo a delle giornate molto emozionanti. Si parla infatti di ripercorre la mitologica Cuneo-Pinerolo, a 70 anni dall’impresa di Fausto Coppi (o riproposizione integrale con Madeleine, Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere o possibilità di scalare il terribile Colle delle Finestre). Il giorno successivo si dovrebbe partire da Ivrea alla volta delle montagne e qui le ipotesi sono variegate: o transitare in cima al Monte Fraitaeve (2700 metri di altitudine) o arrivare a Courmayeur percorrendo il Colle San Carlo. Chiusura di seconda settimana con Como che sogna di ospitare un arrivo in stile Giro di Lombardia (Civiglio e San Fermo nel finale) ma l’accordo sembra non essere ancora stato trovato e dunque potrebbe inserirsi Bergamo.
L’ultima settimana potrebbe essere terribile e ci sarebbero tutte le possibilità per stravolgere la classifica generale. Ormai è dato per certo il tappone con arrivo a Ponte di Legno dopo aver scalato Tonale, Gavia e Mortirolo! Molto probabile un arrivo ad Anterselva, paese noto per il biathlon. Due frazioni alpine a chiudere il programma anche se possono essere soggette a diversi cambiamenti rispetto alle anticipazioni: la Treviso-San Martino di Castrozza col Passo San Boldo e la Feltre-Croce d’Aune con Cima Campo, Passo Menghen, Passo Rolle e salita finale con sterrato finale. Grande chiusura, ormai solo da confermare, a Verona con una cronometro individuale di una quindicina di chilometri.
Fonti: La Flamme Rouge e Spazio Ciclismo
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