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Percorso Mondiali ciclismo 2020: tracciato per scalatori a Martigny. Strappi lunghi e duri, Nibali e Moscon ci pensano

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Alejandro Valverde ha dominato quello che molto probabilmente è stato il Mondiale di ciclismo più duro del Nuovo Millennio in quel di Innsbruck. Ora però si guarda avanti, soprattutto per quanto riguarda gli scalatori che vanno a caccia della maglia iridata. Se nel 2019 ci sono poche speranze nello Yorkshire, in Gran Bretagna, dove entreranno in scena gli uomini da classiche o gli sprinter resistenti, nel 2020 dovrebbero tornare, in Svizzera, le salite vere e proprie. L’edizione elvetica, di Martigny, che è andata a sostituire Vicenza, potrebbe mettere in scena un’altra prova dedicata agli scalatori puri. In casa Italia ci pensano Vincenzo Nibali, che dovrà fare anche i conti però con l’età tra due anni, e, soprattutto, Gianni Moscon, già protagonista sia a Bergen che ad Innsbruck.

Le anticipazioni infatti parlano di un percorso duro e con tante salite. Partenza da Aigle, arrivo a Martigny per più di 260 chilometri di gara. Prima parte come di consueto in linea: una trentina di chilometri pianeggianti e subito la prima difficoltà, il Col de Champex. Sono 11.1 chilometri quasi all’8% di pendenza media: una grossa insidia che potrebbe già dimezzare il gruppo principale se affrontata ad alto ritmo. Si andrà poi, dopo una lunga discesa, verso Sion, tanta pianura prima di entrare nel circuito: ben sette giri con il Col de la Petite-Forclaz a farla da padrone. Sono 3.9km al 10% di pendenza media con punte che superano anche il 15%. Dallo scollinamento al traguardo circa 13 chilometri tra discesa e pianura.





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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