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Roberto Mancini: “Balotelli e Belotti non sono in forma. Allan in Nazionale? Mai parlato. Non sono preoccupato per i gol”

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L’Italia si sta preparando per l’amichevole contro l’Ucraina in programma mercoledì 10 ottobre a Genova (ore 20.45) che precede poi la trasferta in Polonia per la terza giornata della Nations League. Il CT Roberto Mancini si è presentato in conferenza stampa a Coverciano, ha spiegato le proprie convocazioni e ha parlato in merito alla possibile chiamata di Allan.

L’allenatore della Nazionale smentisce subito la possibilità di convocare Allan e chiarisce i motivi dell’assenza di Balotelli e Belotti: “Ho letto di una possibile convocazione di Allan con l’Italia, ma non abbiamo mai parlato di questo e non saprei. Balotelli e Belotti sono stati lasciati a casa perché non attraversano un buon momento di forma. Quando ritroveranno la condizione migliore saranno richiamati“.

L’Italia fatica a segnare su azione ma il marchigiano non sembra preoccupato: “Il problema del gol? Non sono preoccupato. Nel calcio succede che ci siano momenti in cui si fatica a far gol, poi improvvisamente la situazione cambia“. C’è spazio anche per chiarire il ritorno di Giovinco:Ha 31 anni, fa bene da alcuni anni, ha grandi qualità e lo seguiamo da tempo: volevo vedere dal vivo come sta“.

Roberto Mancini si sofferma anche su Lorenzo Insigne e sulle sue capacità di spaziare sul fronte offensivo: “Insigne ha grande qualità e fa bene in qualunque ruolo dell’attacco. Deve evitare in partita di rientrare troppo per aiutare la difesa, altrimenti perde lucidità. Chiesa? È un ragazzo perbene, è sta facendo benissimo è può diventare davvero uno dei giocatori più importanti del calcio italiano“.

Il nostro CT ha poi aggiornato in merito agli infortunati: “Tornano a casa D’Ambrosio, Romagnoli e Cutrone per vari problemi fisici. Abbiamo chiamato Tonelli della Samp e Piccini del Valencia, che arriveranno entro stasera. A Piccini l’esperienza estera fa sicuramente bene: almeno gioca quasi sempre, anche in Champions… Lo seguo da tempo, l’avrei chiamato alla prossima tornata“.

L’Italia sta attraversando un momento critico dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2018: “La parola pazienza non fa parte del vocabolario del nostro calcio, siamo abituati alle critiche. Leggo poco i giornali, anche perché basterebbe leggere quelli di vent’anni fa e sarebbe più o meno lo stesso…. Sapevamo che la strada non sarebbe stata facile e io preferisco annotare che un mese fa abbiamo perso contro i campioni d’Europa con una squadra Under 23… e mezzo, facendo secondo me bella figura al di là del risultato. La nostra strada è quella, dobbiamo andare avanti: con il lavoro metteremo insieme una buona squadra. L’obiettivo è qualificarsi per l’Europeo. Giocare la Nations League è meglio che giocare amichevoli, ma l’obiettivo resta quello: se arriveremo primi nel girone – e siamo ancora in ballo, se vinciamo in Polonia – oppure secondi saremo più felici, arrivando terzi l’unico problema può essere andare al sorteggio rischiando di incontrare avversarie forti“.

Poi su Barella: “Sta dimostrando di avere qualità: è giovane, ha grandi prospettive, ma come a tutti i giovani serve un po’ di tempo per migliorare. E quei miglioramenti glieli può dare il campionato“.

 





Foto: lev radin / Shutterstock.com

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