Sci Alpino
Sci alpino, Vivien Insam: “Sono pronta al rientro. In slalom andiamo forte in allenamento, dobbiamo ripeterci in gara”
4 gennaio 2011: Manuela Moelgg giunse terza nello slalom di Zagabria. Da allora l’Italia non ha più ottenuto alcun podio in Coppa del mondo tra i rapid gates in campo femminile. Una crisi lunghissima, se consideriamo che in 10 anni sono maturate appena due top3 nel circuito maggiore (oltre alla Moelgg, da segnalare il secondo posto di Nicole Gius il 4 gennaio 2009, sempre a Zagabria). L’ultima vittoria risale invece al 29 dicembre 2007, quando Chiara Costazza, tuttora in attività, colse l’unica affermazione della sua carriera. Negli ultimi anni l’Italia ha prodotto grandissime gigantiste e velociste, ma mai slalomiste, un problema che in parte ha condizionato anche il rendimento in combinata. I tecnici stanno lavorando alacremente dalla base per riuscire a svezzare le atlete che, con il tempo, dovranno provare a colmare il gap importante che separa il movimento tricolore dal resto del mondo. Tra le giovani più interessanti figura anche Vivien Insam, classe 1997 di Selva di Val Gardena. L’azzurra ha preso parte a due gare di Coppa del Mondo nella passata stagione, prima di procurarsi un grave infortunio al ginocchio sinistro nel mese di marzo. Ora la nativa di Bressanone ha ripreso ad allenarsi a tempo pieno e guarda ad un progetto a lunga scadenza.
Nonostante appena due presenze in Coppa del Mondo, nessuna delle quali portata a termine, sei stata inserita in prima squadra da parte dello staff tecnico: un bell’attestato di stima nei tuoi confronti.
“In effetti è stata una notizia inaspettata che mi ha fatto felice. A marzo mi sono rotta i legamenti crociati e il menisco del ginocchio sinistro. 4 anni fa mi ero rotta anche il ginocchio destro. Spero di aver dato definitivamente ormai con gli infortuni…E’ importante per me sentire la fiducia da parte dei tecnici“.
Come procede il tuo recupero fisico?
“Mi sono operata lo scorso 10 marzo, la procedura è stata più lunga del solito perché c’era di mezzo anche il menisco. Ho rimesso gli sci per la prima volta il 9 ottobre. All’inizio ho sciato in campo libero, ora sto ogni giorno meglio“.
Quando conti di poter tornare a gareggiare, magari cominciando dalla Coppa Europa?
“Spero tra dicembre e gennaio. Nei primi giorni di allenamento non ho avvertito dolori, quindi sono fiduciosa. Non voglio affrettare i tempi, l’obiettivo è far bene in futuro“.
Cosa è mancato all’Italia femminile in slalom nell’ultimo decennio?
“E’ difficile dare una risposta. Posso dire che in allenamento ci impegniamo moltissimo, spesso anche con ottimi riscontri. Il problema è che poi il tutto non si riesce a replicare in gara“.
Sei una slalomista pura, pensi in futuro di lavorare anche sulla velocità, magari in ottica della combinata alpina?
“Da piccola mi dicevano che non sarei mai stata una velocista e avevano ragione…Sono una slalomista, ma non vorrei mai lasciare il gigante, è importante gareggiare in almeno due discipline, anche per non fossilizzarsi sempre sullo stesso movimento ed avere stimoli diversi. Il superG mi aiuta molto in allenamento, mi serve per acquisire quella pazienza che poi torna utile anche in slalom“.
Con il ritiro di Manuela Moelgg, sono restate due veterane nella squadra di slalom: Chiara Costazza ed Irene Curtoni. Quanto è importante per una giovane potersi allenare con atlete di questo calibro?
“Per noi sono un grandissimo aiuto, riusciamo ad imparare tantissimo da come si muovono ed anche dal loro atteggiamento. E’ sempre uno stimolo confrontarsi con chi è migliore di te“.
Raccontaci del tuo debutto in Coppa del Mondo nello slalom in notturna di Flachau.
“L’atmosfera era bellissima, anche se ebbi un po’ di sfortuna. Persi il bastoncino quasi subito e poi inforcai. Non ero particolarmente emozionata, sapevo di non avere nulla da perdere. In quel periodo ero in forma“.
Chi invece problemi in slalom non ne ha è l’americana Mikaela Shiffrin: qual è il suo segreto?
“Ha una posizione sugli sci perfetta, è molto dinamica e riesce a fare quello che vuole. Questo si vede poi anche nelle altre discipline. Infatti domina“.
federico.militello@oasport.it
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Foto fornita da Vivien Insam