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Tennis, WTA Finals Singapore 2018: Sloane Stephens batte Karolina Pliskova dopo aver perso i primi otto giochi ed è in finale

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In un’ora e 55 minuti si conclude la seconda semifinale delle WTA Finals in corso di svolgimento a Singapore. La vittoria è di Sloane Stephens, che dopo aver perso i primi otto giochi di fila si accende e conquista 12 degli ultimi 15, eliminando Karolina Pliskova col punteggio di 0-6 6-4 6-1 e dando prova di ciò che già si sapeva: la vincitrice degli US Open 2017 ha una grandissima forza caratteriale, con cui è in grado di tirarsi fuori da qualsiasi situazione. Per lei l’ultimo ostacolo è ora rappresentato dall’ucraina Elina Svitolina, vincitrice contro Kiki Bertens nell’altra semifinale. Per la prima volta dal 2002, in finale ci sarà un’americana non facente parte della famiglia Williams.

Quando comincia il primo set, nessuno immagina che possa diventare quello in cui la Stephens va spesso vicina a conquistare giochi, ma non ne riesce, alla fine, a conquistare alcuno. La Pliskova consegna all’incontro tre break: il primo lo conquista con una risposta vincente, il secondo le viene regalato dalla Stephens con un dritto in uscita dal servizio che vola oltre il fondocampo, il terzo chiude sullo 0-6 il parziale in poco più di mezz’ora.

Il secondo set sembra poter ricalcare la falsariga del primo: la Stephens ha subito una palla break, ma nel game successivo perde per la quarta volta il servizio. Da quelle diagonali di rovescio trovate dalla Pliskova, però, qualcosa succede: nel terzo gioco, dal 40-15, la Pliskova perde quattro punti. Sull’ultimo, un errore di dritto della ceca, l’americana urla e dimostra di esserci ancora, annullando un break point all’avversaria pochi minuti dopo prima di salire sul 2-2 a suon di servizio e dritto. La Stephens passa in vantaggio dopo un game di battuta orribile della Pliskova, che si riprende il maltolto con gli interessi e un errore avversario di rovescio, salvo poi commettere un fatale doppio fallo nel proprio turno di servizio. Questo è il break decisivo, perché la finalista del Roland Garros non si volta più indietro e conquista il set per 6-4.

Il terzo set pare cominciare in modo equilibrato al contrario, nel senso che i primi tre turni di servizio delle due giocatrici sono caratterizzati da altrettanti break. Alla lunga, però, è l’americana ad involarsi, approfittando di una sempre più fallosa ceca. Il divario si allarga molto rapidamente, con la numero 6 del mondo che recupera un gran numero di palle complesse e riesce a trasformarle in soluzioni offensive vincenti. La logica conseguenza è un veloce 6-1, con cui raggiunge la sua prima finale alle Finals.





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federico.rossini@oasport.it

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Credits: lev radin / Shutterstock

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