Pallavolo
Volley femminile, come ci si qualifica alle Olimpiadi di Tokyo 2020? Il cammino dell’Italia
L’Italia si coccola la medaglia d’argento conquistata ai Mondiali 2018 di volley femminile anche se rimane un po’ di amaro in bocca per non essere riusciti a sfruttare l’occasione per vincere il titolo. La nostra Nazionale è esplosa nel Sol Levante, si è resa protagonista di una fantastica cavalcata e purtroppo ha ceduto solo nella fase calda del tie-break contro la fortissima Serbia. Solo un pizzico di esperienza nelle fasi cruciali dell’incontro è mancato alle ragazze del CT Davide Mazzanti che però possono guardare al futuro con estremo ottimismo, il mirino ora è già puntato sulle Olimpiadi di Tokyo 2020 ma ovviamente bisogna qualificarsi e non sarà semplice.
Il meccanismo, approvato dalla FIVB pochi giorni fa, prevede infatti che ci siano solo due occasioni per staccare il pass: la prima attraverso dei tornei internazionali che si disputeranno nel 2019 (date da definire) e la seconda tramite dei tornei a base continentale previsti per il gennaio 2020. Le azzurre dovranno rimboccarsi le maniche, la prossima stagione sarà determinante per cullare seriamente il sogno a cinque cerchi. Vediamo nel dettaglio quali sono i criteri di qualificazione e quale sarà il cammino dell’Italia per volare in Giappone tra meno di due anni.
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TORNEI INTERNAZIONALI:
Le migliori 24 Nazionali del ranking FIVB verranno divise in sei gironi da quattro squadre ciascuno, le vincitrici delle varie Pool si qualificheranno ai Giochi. I gruppi verranno composti utilizzando il ranking internazionale e il sistema a serpentina. Si giocherà in unica sede (i sei organizzatori sono ancora da definire) con partite secche, verosimilmente nell’arco di un weekend. Questa la composizione (i numeri si riferiscono al piazzamento nel ranking):
POOL A: 1, 12, 13, 24
POOL B: 2, 11, 14, 23
POOL C: 3, 10, 15, 22
POOL D: 4, 9, 16, 21
POOL E: 5, 8, 17, 20
POOL F: 6, 7, 18, 19
L’Italia dovrebbe occupare l’ottava posizione quando verrà stilato il nuovo ranking, a meno che la FIVB non abbia anche deciso di modificare i criteri per la compilazione della classifica (non ci sono comunicazioni in merito). Diventeremmo comunque settimi nelle graduatorie per stilare questi gironi visto che il Giappone è già qualificato e dunque saremmo verosimilmente accoppiati con l’Olanda. Le altre due avversarie sarebbero assolutamente alla portata (stando nel campo delle probabilità dovrebbero essere due tra Porto Rico, Belgio, Bulgaria, Camerun, Croazia, Canada, Kazakhstan, Polonia, Azerbaijan).
TORNEO CONTINENTALE:
Nel caso in cui non riuscissimo a qualificarci tramite i tornei internazionali, allora tutto sarebbe rimandato al torneo europeo dove verrà assegnato un solo pass. La formula del torneo è ovviamente ancora da definire perché dipenderà da quante squadre del Vecchio Continente si saranno qualificate attraverso le competizioni mondiali.
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Nany74
21 Ottobre 2018 at 20:21
Regolamenti da sistemare a parte, resto sempre dell’idea che ci debba essere un sistema equo per portare più nazioni “forti” possibile, pesando anche il contesto continentale in cui giocano. Per cui ben venga l’utilizzo del ranking, se questo non viene usato per creare tornei da suicidio, dove si rischiano di perdere protagonisti di spessore a favore di squadre puramente rappresentative….con tutto il rispetto per le nazioni “emergenti” ovviamente.
ghost
21 Ottobre 2018 at 14:14
i punteggi mondiali sono: 58 punti alle 2 quinte pari merito, poi 50 alle 2 settime (le quarte dei gironi del main round) e 45 alle 2 none (le quinte dei gironi del main round).
in ogni caso, al femminile siamo sicuri di finire al settimo posto e di essere accoppiati con l’Olanda (e l’Azerbaijan tra le squadre di ultima fascia), mentre cambierebbe l’avversaria di “terzo livello” -Messico oppure Kenya- a seconda che venga inclusa nel calcolo del ranking la Nations League 2018, cosa ancora da appurare).
mentre al maschile, qualunque sia la gestione del raning da parte della FIVB, ci toccherà come avversario principale la Serbia (con Cuba e Tunisia come le più probabili avversarie delle fasce inferiori, ma per queste ultime qualcosa potrebbe anche cambiare tra conti con o senza la Nations League 2018).
comunque vada, sarà durissima.
Stefano Villa
21 Ottobre 2018 at 14:54
Ciao ghost, il regolamento è cambiato: non ci sono i settimi e noni posti a parimerito come quattro anni fa e quindi bisogna capire quanti punti daranno alle seste e alle ottave di questi Mondiali. Vengono coinvolte appunto Brasile, Russia e Giappone. L’Italia sarà sicuramente ottava perché avevamo solo un punto di vantaggio sull’Olanda che ci scavalcherà visto che quattro anni fa era stata solo tredicesima, non andremo a prendere né Giappone (che guadagna) né Russia (che perde leggermente). Quindi affronteremo la quinta che sarà una tra Brasile, Russia e Giappone per quanto detto sopra (Cina, Serbia e USA saranno invece le prime).
Tutto questo se viene esclusa la Nations League 2018 e se non cambiano i punteggi assegnati per le altre competizioni, cosa appunto da appurare.
ghost
21 Ottobre 2018 at 18:57
in realtà i cambiamenti saranno minimi.
e il Giappone comunque va escluso perchè già qualificato di diritto come organizzatore (sia al maschile che al femminile, ovviamente).
al femminile noi saremo, qualunque “magata” si inventi la FIVB sia sui punteggi sia sull’inclusione o meno della NL, settimi e saremo abbinati all’Olanda.
il ranking mondiale purtroppo è una trappola (e a mio giudizio non è nemmeno un buon modo per selezionare le squadre invitate a destra e manca nei vari tornei).