Pallavolo
Volley femminile, Mondiali 2018: ITALIA DA SBALLO! Demolita la Muraglia Cinese, Egonu e Danesi firmano il pokerissimo! Final Six più vicine
L’Italia non si ferma più, le guerriere hanno tirato fuori gli artigli, hanno ruggito e hanno mostrato i muscoli. La nostra Nazionale ha sconfitto la Cina per 3-1 (20-25; 26-24; 25-16; 25-20), ha annichilito le Campionesse Olimpiche demolendole psicologicamente dopo aver perso il primo set, hanno infilato la quinta vittoria consecutiva nella rassegna iridata e si presentano alla seconda fase da imbattute.
Le azzurre, che ora dovranno affrontare USA, Russia, Thailandia e Azerbaijan ma partendo con tutti i risultati acquisiti a Sapporo (Giappone), hanno delle concrete chance di accedere alla Final Six della manifestazione e questo successo perentorio contro la corazzata di Lang Ping certifica il potenziale enorme delle ragazze di Davide Mazzanti. Dopo aver asfaltato la temuta Turchia di Giovanni Guidetti, l’Italia ha liquidato la fortissima Cina in appena 100 minuti di gioco mostrando una tenuta mentale stellare e delle doti tecniche superlative.
Dopo un primo set perso a causa di qualche errore di troppo, il nostro sestetto ha alzato la testa e ha schiacciato le avversarie sciorinando dei muri stellari (addirittura 19 stampatone di squadra!), un servizio altamente performante (8 aces) e un attacco pungente che ha fatto male alle asiatiche, incapaci anche di esaltarsi con la loro proverbiale difesa. Show dell’indemoniata Paola Egonu (29 punti, 3 muri e 3 aces), tonica prestazione delle schiacciatrici Miriam Sylla (15 marcature, un ossesso in fase offensiva col 60%), Lucia Bosetti è stata eccezionale in difesa rimediando a un attacco poco prolifico (14 punti, 3 muri e 10 su 25 in fase offensiva). Vanno in doppia cifra anche le centrali Cristina Chirichella (12, 3 muri) e Anna Danesi (12, 5 stampatone) sotto l’encomiabile regia di Ofelia Malinov, perfetto il libero Monica De Gennaro. La Cina del fenomeno Zhu Ting (20) e Ni Yan (16) poco ha potuto contro una bellissima Italia che ora sogna la Final Six.
L’Italia parte bene nel primo set volando sul 5-2 grazie a un ace di Egonu. Zhang sale in cattedra e riporta sotto le asiatiche ma il nostro opposto ci porta in vantaggio al primo time-out tecnico (8-7). A quel punto però Egonu si prende due stampatone consecutive e Gong si inventa un grande attacco per il +3 (11-8). Le azzurre provano a rimanere in scia con gli attacchi di Sylla (12-13) ma l’ace di Gong, un errore di Sylla e una stoccata di Zhu valgono il 17-13 per le Campionesse Olimpiche. L’Italia va in confusione e non riesce a recuperare il gap, chiude Zhu Ting alla sua maniera.
La nostra Nazionale si mette subito in luce nella seconda frazione (muro di Chirichella su Zhu, 3-1) e cerca anche di prendere il largo con due legnate di Egonu dai nove metri (6-3). Le azzurre commettono qualche errore di troppo, Zhu è una sentenza e garantisce il pari a quota 10 con tre attacchi consecutivi. Un doppio errore di Bosetti ed Egonu ci fanno scivolare sotto (10-12) ma col primo tempo di Danesi e un contrattacco dell’opposto rimaniamo a contatto. Inizia una lunga fase punto a punto, poi dal 18-19 il rush indemoniato della nostra Nazionale presa per mano da Danesi: la centrale pesca due primi tempi e due muri consecutivi su Zhu per il 22-19, finale comunque tiratissimo perché la Cina ci annulla due set point (24-24) prima che un diagonale di Sylla e un muro di Chirichella ci regalino il parziale.
Italia subito scatenata in avvio di terzo set (4-1 con ace di Bosetti, mani fuori di Egonu, muro di Danesi e contrattacco di Sylla). Lo strappo arriva dopo con Sylla indemoniata (parallela, ace e turno in battuta da fenomeno) accompagnati da un contrattacco di Egonu e dal muro di Malinov (10-4). Il nostro opposto si inventa un altro contrattacco stellare poi Zhu sbaglia e sul 13-5 sembra fatta ma la Cina non muore mai e riesce a recuperare sfruttando qualche nostra incertezza (14-11). La nostra Nazionale riesce comunque a dominare la situazione: attacco di Bosetti, primo tempo di Danesi, contrattacco di Egonu e muro di Chirichella per il 18-12. Arrivano anche due stampatone di Malinov (22-14 e 24-15) prima del mani fuori di Bosetti che chiude i conti.
Partenza a razzo dell’Italia anche in avvio di quarto set con una bomba e un muro di Sylla prima dell’ace di Egonu (5-1). Yuan tiene a galla la Cina con dei primi tempi, Zhu si carica sulle spalle l’attacco e da 8-8 inizia una lunga fase punto a punto prima che si scateni Lucia Boseti: tre muri consecutivi per il 18-15, l’Italia prova a prendere il largo ma Zhu Ting non ci sta e firma il pareggio (19-19). L’Italia però è più forte e si lancia verso il successo: muro di Danesi, punto di Egonu, due staffilate di Sylla, ace di Danesi e chiusura di Egonu!
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Nany74
4 Ottobre 2018 at 19:13
Sono d’accordo sul “progetto Tokyo”, assolutamente. L’idea ed il percorso sono quelli giusti, ora lasciamo che il tempo faccia il suo corso. I miglioramenti individuali ci sono e sono anche evidenti: sono quasi scioccato dal salto in avanti di Sylla che, lo ammetto, appena avevo saputo dell’acquisto di Conegliano mi erano cadute le braccia. Devo ammettere che è tanto migliorata, anche al servizio dove a volte era imbarazzante. La squadra è messa bene in campo e ha il piglio giusto, speriamo in un buon piazzamento a questo mondiale…visto com’erano le premesse, direi che già vedere del buon gioco è un ottimo risultato!!! Avanti così!!
Tifosino93
4 Ottobre 2018 at 16:27
Senza parole. Fantastiche. Nonostante il primo set perso, si vedeva che l’Italia poteva vincere. Vittoria superiore a quella contro la Cina in Nation League data la presenza di tutte le star cinesi. In un anno, Paola Egonu e’ maturata tantissimo; non tiro mai ogni palla al massimo ma ha capito l’importanza di giocare tocchi di classe e di precisione. Danesi e Sylla sono le rivelazioni di quest’anno (forse quello che e’ mancato all’Italia l’anno scorso per vincere il Grand Prix). Italia davvero perfetta.
Dobbiamo continuare cosi’ perche’ L’Italia puo’ davvero vincere questo mondiale. Al momento, forse solo la Serbia fa paura.
Continuiamo cosi’. Il progetto Tokyo e’ sulla buona strada.