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Volley femminile, Mondiali 2018: ITALIA IN SEMIFINALE! Azzurre eroiche, vinta la battaglia di Nagoya! Paola Egonu ultraterrena!

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L’Italia vola in semifinale ai Mondiali 2018 di volley femminile al termine di una partita infinita contro il Giappone: dopo 132 minuti di battaglia letteralmente campale a Nagoya, la nostra Nazionale ha sconfitto le padrone di casa per 3-2 (25-20; 22-25; 25-21; 19-25; 15-13) e ha così staccato il pass per Yokohama dove venerdì scenderemo in campo contro una tra Cina e Olanda per un posto nell’atto conclusivo della rassegna iridata. La nostra Nazionale ha infilato la decima vittoria consecutiva nella manifestazione, la più sofferta davanti a una bolgia che ha sostenuto le Samurai capaci di trascinarci al tie-break e di farci tremare fino all’ultimo istante.

Le azzurre si sono però confermate più forti, non si sono piegate quando contava davvero e hanno avuto ragione delle nipponiche guadagnandosi così un posto tra le magnifiche quattro del Pianeta. L’Italia ha giganteggiato a muro (13 contro 4), ha faticato al servizio e ha commesso troppi errori (30 contro 18), ha stentato contro le difese delle avversarie ma si tratta solo di freddi numeri: oggi contava vincere a tutti i costi e il nostro sestetto ci è riuscito, domani si tornerà in campo per affrontare la Serbia (ore 09.10) in un incontro che metterà in palio il primo posto nel girone.

La battaglia di Nagoya entra di diritto nella leggenda della pallavolo italiana e porterà per sempre il nome unico di una magnifica condottiera: Paola Egonu si è caricata sulle spalle l’intera squadra, ha attaccato da ogni zona del campo con una forza bruta, non ha mai stentato e ha risolto l’incontro mettendo a segno addirittura 36 punti (58% in fase offensiva, 2 muri). La 19enne si conferma in testa alla classifica marcatrici e ha ribadito di essere un autentico fenomeno, tra le migliori giocatrici del Pianeta. Un plauso anche al martello Miriam Sylla (19 punti), doppia cifra anche per le centrali Anna Danesi (13, 5 muri) e Cristina Chirichella (11), encomiabile la prova del libero Monica De Gennaro, Ofelia Malinov in cabina di regia e Lucia Bosetti la seconda schiacciatrice (7). Al Giappone non sono bastate Erika Araki (17), Sarina Koga (16) e l’ingresso di Yuki Ishii (15) a partire dal secondo set.

L’Italia cerca subito lo strappo in avvio di primo set con un diagonale di Sylla e un doppio primo tempo di Danesi-Chirichella (4-2). Una stampatona della capitana e un ace di Sylla valgono il 7-3 che si trasforma in 9-5 sull’attacco altissimo di Bosetti. Le azzurre riescono a conservare il vantaggio nonostante Egonu fatichi a decollare fino ai punti del 14-10 e 15-12 con due sassate dalle seconda linea. Due muri di Danesi e Sylla mettono una seria ipoteca sul set (19-14), nel finale ancora una stampatona di Danesi prima della chiusura firmata Bosetti.

Il Giappone inizia la seconda frazione difendendo di tutto, sfrutta anche un paio di errori di Egonu e si trova rapidamente sul 6-3. Le azzurre faticano a rientrare, Ishii cambia la partita delle nipponiche e guida perfettamente la squadra insieme ad Araki. Le azzurre rimangono a 4-5 punti di distacco ma da 11-16 riescono a portarsi sul 15-16 con tre punti consecutivi di Egonu. Il copione si ripete dal 18-21 al 20-21 sempre con l’opposto sugli scudi ma quando Chirichella sbaglia la fast (20-23) calano i titoli di coda.

Avvio da incubo nel terzo set per la nostra Nazionale che si trova sotto 0-3 ma con Egonu e Danesi rientriamo prontamente. Ci prendiamo un po’ di margine con due bordate di Sylla ed Egonu (9-6), il muro di Danesi su Ishii vale il 14-10 ed Egonu mette il suo proverbiale sigillo (16-12). L’opposto si carica la squadra sulle spalle a suon di sassate (stellari quelle del 20-17 e 22-18), il successo arriva con una fiondata di Sylla.

L’Italia parte a razzo nella quarta frazione: un attacco di Sylla e due errori di Koga valgono il 3-0 che diventa 4-1 sul primo tempo di Danesi. Le nipponiche rientrano grazie agli errori delle azzurre (invasione di Sylla e primo tempo out di Chirichella prima del diagonale sbagliato di Egonu), poi fast di Araki e invasione di Sylla per il 7-4 delle padrone di casa. Le azzurre vanno in confusione, il Giappone spinge tantissimo e ci mette in difficoltà a suon di attacchi mentre la nostra Nazionale perde fiducia progressivamente. 10-8 su diagonale di Ishii, 12-9 con il mani fuori di Shinnabe, 14-10 con l’ace di Ishii e poi due errori consecutivi di Egonu che ci spediscono nel baratro (16-10). Le giapponesi controllano la situazione, le azzurre non tirano più fuori l’occhio della tigre e si va al quinto.

L’Italia apre il tie-break con due punti consecutivi di Egonu (2-0) ma un diagonale di Koga e un primo tempo out di Danesi rimettono in moto il Giappone. Le azzurre sono in confusione e stordite, non sono abituate a giocare un tie-break così importante. L’ace di Shinnabe ci butta sotto 3-4, Egonu prova a tenerci a galla ma una doppia invenzione di Araki (fast e ace) regala il break alle padrone di casa (7-5). Cambiamo il campo sotto di due punti, ci affidiamo esclusivamente a Egonu e poi Koga sbaglia per il pareggio a quota 9. Passiamo avanti con un muro di Danesi, Egonu ne mette giù due di fila intervallati dal primo tempo di Araki (12-11). La stampatona di Sylla ci regala il primo pesantissimo doppio vantaggio (13-11), Miriam sale in cattedra con una bordata sul muro avversario (14-11) ma il Giappone ci annulla ben due match-point. Egonu si prende giustamente la copertina e mette giù il punto della vittoria.

 

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Foto: FIVB

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12 Commenti

1 Commento

  1. Nany74

    16 Ottobre 2018 at 08:31

    @ghost: sono d’accordo con te. Pur non trovando così tanti difetti caratteriali, a livello tecnico trovo la Diouf un insulto alle pallavoliste “vere”. E’ solamente alta e basta. Penso che possiamo dormire tranquilli: con tutti i ricambi che ci sono nel ruolo di opposto, credo proprio che non la vedremo più con la maglia della nazionale. Tra lei è Bonitta, non so chi abbia fatto più danni a questa squadra. Comunque ora pensiamo ad andare avanti a testa alta, sono d’accordo anche con Luca quando dice che vanno tenute calde anche contro la Serbia, comunque Mazzanti le ha sott’occhio, vedrà sicuramente se c’è qualcuna che ha bisogno di rifiatare.

  2. Luca46

    15 Ottobre 2018 at 20:53

    La cosa più importante è stata la tempra e la tenuta nervosa messa in campo oggi. Egonu esagerata ma la compattezza di squadra è merito di tutto il gruppo. Io non le farei riposare troppo, punterei a continuare a vincere. Dovessimo ritrovarci la Serbia più avanti l’averle battute potrebbe avere un peso psicologico. Per recuperare c’è tutto il tempo. Bisogna tenerle calde e sotto pressione.

  3. Nany74

    15 Ottobre 2018 at 20:11

    Come non unirmi a questo bel coro di appassionati? 🙂 Eh si, quello che i maschietti ci hanno fatto solo annusare, le femminucce lo stanno tirando fuori dal cilindro. E meno male che eravamo partiti per fare la mina vagante: termine tecnico per dire che alla prima partita buona le avremo prese di santa ragione…e invece? Eccoci qua, a giocarci una medaglia! Che soddisfazione! Personalmente, prima della Nations League non avevo grosse speranze per via della giovanissima età media e del livello “normale” delle più esperte, ma devo dire che la cura Mazzanti ha fatto crescere alla grande Sylla (sono sempre più stupito…) ed anche Danesi. Concordo con chi dice che la cosa migliore, al di là di come andrà questa avventura è il margine per il futuro oltre al sebatoio di ottime giocatrici che possono venire buone alla causa. Questo per quanto riguarda il mio ottimismo, MA, come ben sapete, ho anche il lato “Verduci” (…il comico con la mazza da baseball di Zelig nda) e penso ai maschietti ed al serbatoio quasi a secco di talenti e di giocatori….prima o poi, in Fipav ci vado davvero con la mazza……..garantito!!!!! Manco ci volessero sforzi sovrumani per mettere su gli stessi progetti del femminile…grrrrrrrrrrrrrr….
    Forza azzurre, testa rilassata e giocate al meglio, niente biscotti, brioches, pensieri o calcoli, è un mondiale, si gioca per vincere, punto e basta! 🙂

  4. bertie1966

    15 Ottobre 2018 at 16:26

    probabilmente domani le farà anche riposare un po’, nella misura in cui la composizione delle semifinali le sceglieranno Olanda e Cina e, se tanto mi da tanto, è più facile che l’Olanda scelga noi e la Cina la Serbia per storiche idiosincrasie sviluppatesi in questi anni. Però mai dire mai, a differenza dei maschi, le femminucce sembrano essere molto più allergiche se non agli imbiscottamenti, quantomeno allo svaccamento totale quando la partita contantubo. Basta vedere l’Italia con gli USA, o la Cina con la Russia, o anche il Brasile col Giappone. Unica eccezione è la Serbia che non si è mai lasciata pregare per mollare le partite non fondamentali, forse anche per problemi di acciacchi fisici. Concordo con chi ritiene che forse siamo più adatti ad incontrare squadre meno fisiche. Oggi ancor più di problemi in battuta, parlerei di un avversario molto più capace in difesa rispetto a quelli che abbiamo finora incontrato, anche se oggettivamente di minore qualità in generale. Ad ogni modo complimenti a tutte, il futuro è dalla loro parte; abbiamo forse il miglior opposto del mondo, ma sicuramente abbiamo un’insieme di atlete valide che a turno riescono ad esprimersi al meglio..in altre parole una Squadra. Spero che prima o poi la Malinov riesca a riprendere a battere in salto, anche perchè fino all’anno scorso creava parecchi problemi in ricezione alle avversarie.

  5. Fabio90

    15 Ottobre 2018 at 15:35

    Non so se sia uno dei risultati piu importanti della storia perchè comunque anche solo 4 anni fa arrivammo alle semifinali, la differenza è che questa nazionale ha dei margini e un futuro strepitoso! Io infatti dirò una bestemmia ma non la vedo una nazionale di solo Paola Egonu, nel senso, sicuramente senza di lei saremmo solo una buonissima squadra e non forte, ma la differenza la fa proprio che di fianco a questo fenomeno ci sono ottime atlete, anzi dirò di piu la De gennaro vale la Egonu come importanza (peccato sia proprio lei la meno giovane, un fenomeno pazzesco, oggi oltre a prendere di tutto come sempre, nei recuperi si permetteva anche il lusso di alzarla meglio di una palleggiatrice).
    Sylla ad un certo punto ha fatto degli errori, ma prima di quelli stava persino giocando meglio della Egonu, solo che quello che fa piu spavento di Paola è che nel momento delicato triplica il suo essere determinante.
    Bosetti è semplicemente fondamentale, non si puo a fare meno di lei, a volte può sembrare di si perchè non si fa caso ai dettagli ma è indispensabile.
    Chirichella ha un carattere pazzesco, mentre un po deludente oggi la Danesi che però sta facendo un mondiale strepitoso.
    Ora ci aspetta una semifinale tutta da giocare…per me Cina e Serbia sono le favorite ma Olanda e Italia possono fare il colpaccio.

  6. Tifosino93

    15 Ottobre 2018 at 15:19

    Concordo con te. partita andava vinta. L’italia non ha giocato come sa giocare (dato che il muro e il servizio non sono stati super efficaci). pero’ non importa, l’importante era vincere. Le lacrime di Sylla mi hanno dato i brividi; tanta emozione.
    Forse avrei fatto giocare di piu’ la Pietrini a meta’ quarto set quando qualcosa si poteva cambiare (al posto di una bosetti sotto tono). Alla fine, Mazzanti ha avuto ragione perche’ abbiamo vinto. La sylla ha giocato una partita difficile ma alla fine e’ servita quando ha murato per recuperare il break nel tie break. Grande Malinov. soprattutto grande Chirichella a riprendersi verso la fine del match.
    Non ci sono parole per descrivere l Egonu. attacchi potentissimi e precisissimi. Ha risposto ai 38 punti della Sloteje.
    Per me domani con la Serbia o in semifinale con Olanda o Cina ( e speriamo in finale anche) possiamo davvero giocarcela. giochiamo meglio contro gli attacchi forti che contro gli attacchi deboli e precisi come quelli giapponesi. Domani sara’ sicuramente un altra storia.

    • ale sandro

      15 Ottobre 2018 at 16:53

      Io ad esempio sono molto colpito dal valore , ancora tutto da “gustarsi” nel suo miglioramento, di Pietrini, che potrebbe veramente rappresentare con Sylla in futuro un’accoppiata di schiacciatrici impressionante.

      Senza ovviamente tralasciare tutto il resto. E’ proprio il discorso di squadra che mi fa piacere vedere, con , certo, un terminale (o terminator) come Paola Egonu, che nel momento in cui vedo non tirare soltanto “scaldabagni” , ma anche piazzate efficacissime, mi fa comprendere cosa significhi l’evoluzione di una giocatrice da grande prospetto a reale fuoriclasse.
      Mazzanti continuerò sempre a ringraziarlo, perchè lo considero con anche il lavoro “giovanile” di Mencarelli l’artefice di questa meraviglia di squadra.
      Non sarei nemmeno dispiaciuto di vederle vendicarsi già in semifinale dell’Olanda per la sconfitta dell’europeo scorso.

      E sono molto curioso di vederle alla prova con la Serbia per chiudere il gironcino, anche in caso di avversarie più rilassate vista la qualificazione. L’Italia è un po in quella situazione, vista la sua gioventù, in cui non mi stupirei se volessero giocarla tutta con la formazione titolare, nonostante un mondiale massacrante. Non ricordo , forse quello con più partite giocate (alla fine comunque vada saranno 13 per le semifinaliste).

      @Fabio
      Porta pazienza sono poco esclusivo con i risultati,quando dico tra i più importanti ne intendo minimo 5-6 😀
      Quindi dopo le vittorie Mondiale 02, doppiette europei e coppe del mondo, questa semifinale raggiunta, oltre ai mondiali 06 e 14, merita di essere sottolineate, visto anche che ai giochi le azzurre la semifinale , purtroppo, non l’hanno mai raggiunta, e come dicevamo un po’ tutti nei vari commenti, e anche tu confermavi, non ricordo un Italia competitiva così, con età media così bassa.

      • Tifosino93

        15 Ottobre 2018 at 16:57

        Io concordo con te. Io penso che la Pietrini sara’ fondamentale per l’Italia come l’Egonu. Fa paura la sua maturita’ nonostante abbia 18 anni. Quando entra, fa subito punto. Nella nationa league ha fatto faville. Capisco tenere Bosetti fino a Tokyo dato che da stabilita’ in difesa, pero’ non vedo l ora di vedere Egono Pietrini e Sylla insieme

        • Fabio90

          15 Ottobre 2018 at 18:48

          Intanto il gusto che abbiamo nell’analizzare la rosa ci fa capire quanto talento abbiamo ed avremo a disposizione ..perchè poi ci sarebbero da fare tanti altri nomi anche..ma condivido che la Pietrini sarà una grande campionessa ed insieme alla Egonu micidiale..però…Egonu-Pietrini-Sylla..affascinante ma ragazzi come si difende poi? ecco perchè la Bosetti è fondamentale..quindi sarebbe utile anche trovare una campionessa alla “Bosetti” perchè non puo prenderle tutte la De Gennaro.
          Comunque oltre a quelle presenti al Mondiale tutte giovanissime, ci sono la Mingardi,Orro,Guerra,Nicoletti e tante altre..quindi qui parliamo di una decina di atlete potenzialmente importanti che abbinate a fuoriclasse come Egonu e probabilmente Pietrini ci sarà da divertirsi ad ogni competizione per 10 anni

          • Tifosino93

            15 Ottobre 2018 at 19:54

            Verissimo. Inoltre il prossimo anno ritorneranno la Caterina Bosetti e la Foile al centro quindi la rosa migliorera’. Inoltre, quando l ortolani si ritirera’ dopo Tokyo, fare un pensierino alla Dieuf non e’ male

          • ghost

            15 Ottobre 2018 at 20:34

            @Tifosino93
            non scherziamo…la Diouf (e chi la convocava) è la causa principale di tutti i mancati risultati degi anni scorsi.
            egocentrica, egoista, presuntuosa, tecnicamente modesta e atleticamente oscena e scandalosa (non salta nemmeno la classica “pagina di Gazzetta”).
            che Mazzanti (e chi gli succederà, prima o poi) ce ne scampino, come e più della “arsinia pestis”.

            tornando a oggi, devo fare i complimenti alle ragazze e a Mazzanti per come hanno saputo superare i momenti più complessi in un match praticamente “dentro o fuori”.
            onestamente ci speravo, ma allo stesso momento avevo un discreto timore che potessero “sciogliersi come neve al sole” (vedi colleghi maschietti) al primo ostacolo davvero difficile, vista la giovane età delle fanciulle e la relativa esperienza in questo genere di eventi del coach.
            felicissimo che invece sia andato tutto bene.

  7. ale sandro

    15 Ottobre 2018 at 15:03

    Partite come questa sono un po’ come superare una serie di esami in un colpo solo. Decisive per il futuro e il presente di una squadra giovane come questa. Anche quando le cose si complicano e non sempre funzionano come al solito , conta solo il portarla a casa.
    Già da ora uno dei risultati più importanti della storia del volley femminile azzurro. Grazie ragazze (e il mister Mazzanti come sempre) e avanti così!

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