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Volley femminile, Mondiali 2018: Italia-Serbia, la Finale dei sogni. Tutto o niente per l’impresa

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L’Italia ora è a un passo dal sogno, a una sola vittoria dall’apoteosi totale, a un successo dal trionfo iridato. Mancano pochi metri, tra le azzurre e la gloria eterna c’è la fortissima Serbia, la grande favorita della vigilia che non ha deluso e che ha conquistato con pieno merito la Finale dei Mondiali 2018 di volley femminile. La nostra Nazionale, capace di sconfiggere la Cina in un’epocale semifinale conclusa al tie-break, scenderà in campo da sfavorita contro le Campionesse d’Europa ma ha tutte le carte in regola per sovvertire ancora una volta il pronostico della vigilia e concludere questa fantastica cavalcata con il bottino pieno.

Le azzurre si presentano all’appuntamento decisivo con undici vittorie all’attivo e una sola sconfitta, maturata martedì scorso proprio contro le slave in un incontro però poco significativo visto che avevamo già ottenuto il pass per la semifinale battendo il Giappone il giorno prima. La corazzata di coach Terzic ha qualcosa in più sia per quanto riguarda l’esperienza e il carattere (hanno già giocato la finale delle Olimpiadi di Rio 2016 perdendola contro la Cina e hanno vinto quella dell’ultima rassegna continentale contro l’Olanda) sia sotto il profilo tecnico dove possono contare su un attacco dinamitardo e su un ottimo meccanismo muro-difesa.

Le ragazze del CT Davide Mazzanti non si sono poste alcun limite, sono partite a fari spenti e sono cresciute nel corso di queste settimane in Giappone, hanno illuminato a suon di grandi giocate e si sono meritate questa partita che può valere la leggenda. L’Italia ha trovato la squadra del futuro, l’età media di 23 anni sembra poter fare aprire un ciclo che speriamo vincente, già a partire da domani quando alle ore 12.40 a Yokohama sfideremo la squadra più forte dell’ultimo biennio. Dovremo limitare il fenomeno Tijana Boskovic, contenere gli attacchi di Brankica Mihajlovic, stare attenti ai muri di Veljkovic, essere brave a gestire i loro attacchi e pungere in fase offensiva con i colpi di Paola Egonu: il nostro opposto è attesa dal duello vertiginoso contro la Boskovic, la partita dentro la partita per la palma di miglior giocatrice al mondo. Ma dipenderemo anche dalla grinta di Miriam Sylla, dalla pacata regia di Ofelia Malinov, dalle stampatone di Cristina Chirichella e Anna Danesi, dalle difesa di Lucia Bosetti e Monica De Gennaro. Siamo sfavorite ma possiamo farcela!

 





Foto: FIVB

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1 Commento

1 Commento

  1. Fabio90

    19 Ottobre 2018 at 16:25

    Il problema è che la Boskovic è infermabile forse anche piu della Egonu ( non so se sia piu forte e completa) e poi i serbi ahinoi sappiamo bene che quando sono forti hanno una marcia in piu ( vedasi la pallanuoto o purtroppo essendo io tifoso di Federer, djokovic che spesse volte sanno di imbattibilità), quindi la nostra grinta e il nostro cuore si andrà a scontrare con chi di grinta e cuore ne fanno un cavallo di battaglia, quindi come batterle..eh speriamo Mazzanti faccia l’ennesimo capolavoro.
    Penso comunque sia fondamentale partire fortissimo, sia perchè potremmo avere meno energia e sia perchè avanti con il punteggio nella nostra condizione psicofisica diventeremmo difficilmente raggiungibili nel set, direi alle ragazze nel primo set…presentatevi ai timeout tecnici avanti nel punteggio step by step, facciamo di tutto per vincere il primo a costo di spendere tanto mentalmente, secondo me il nostro miracolo non puo prescindere dalla vittoria del 1 set, poi una volta che lo vinci ci sei ormai dentro nella finale ed è ovvio che possono ritornare ma ormai ci stai dentro e stai ballando, mentre partire male domani orienterebbe troppo la partita.

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