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Volley femminile, Mondiali 2018: le rivali delle azzurre ai raggi X. Una squadra vera attorno al fenomeno Zhu

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Tutte per Zhu, Zhu per tutte. La Cina si aggrappa alla sua star per conquistare la seconda finale mondiale consecutiva, a due anni dal titolo olimpico e completare un ciclo straordinario, nato e cresciuto attorno alla sua super campionessa, che deve ancora compiere 24 anni e quattro stagioni fa in Italia fu già protagonista dell’argento prima di diventare la giocatrice più famosa (e pagata) al mondo, prima con il titolo olimpico di Rio e poi con la doppia Champions League conquista con la maglia del Vakifbank di Istanbul.

La Cina, però, non è solo Zhu, schiacciatrice capace di tenere percentuali elevatissime in attacco ma forse meno decisiva oggi rispetto a due anni fa perchè attorno a lei è cresciuta tutta la squadra cinese che può contare su diverse armi per cercare di prendersi la rivincita contro l’Italia che ha osato mettere in dubbio la sua leadership vincendo l’ultima gara del primo girone. Cresciuta a tal punto che l’arma più micidiale della squadra cinese non è l’attacco ma il muro. Le due centrali, Xinyue Yuan e Ni Yan sono fra le migliori cinque in questo fondamentale del torneo mondiale e sulle loro mani si sono infranti prima i sogni della Russia di approdare al terzo turno e poi degli Usa di centrare l’obiettivo semifinale.

Sono molto efficaci anche in attacco, le due centrali cinesi, chiamate spesso in causa dall’alzatrice Xia Ding, altra star del gruppo che fa dell’esperienza, dal’alto dei suoi 28 anni, un punto di forza. A lei si affidò Lang Ping alle Olimpiadi di Rio nei momenti più difficili, dalle sue mani partono spesso veri e propri missili per le sue attaccanti in grado di mandare in tilt muro e difesa avversari.

La Cina è una delle poche squadre in cui il faro dell’attacco non è l’opposto. Xiangyu Gong non è l’atleta in grado di spaccare la partita con i suoi attacchi ma è comunque una buona attaccante che spesso sfrutta anche la marcatura “a uomo” su Zhu per colpire magari con il muro a uno o scomposto della squadra avversaria. La seconda banda, atleta che dà grande equilibrio alla squadra è Changning Zhang, giocatrice che ha nella ricezione la specialità della casa ma che poi si fa trovare pronta anche quando c’è da mettere a terra palloni che scottano da zona 4.

Nel ruolo di libero Lang Ping utilizza in ricezione una vera “macchinetta” di questo fondamentale, Mengije Wang, che, proprio per questo, viene difficilmente cercata dalle battitrici avversarie ma che ha la possibilità di mostrare tutte le sue qualità in difesa, con interventi che sfiorano il miracoloso.

 





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