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Volley femminile, Serie A1 2018-2019. Club Italia da urlo: il campionato ha trovato la mina vagante?

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Promosse d’ufficio al piano superiore, quello dei divani in pelle e delle scrivanie in mogano. Le ragazze terribili, almeno una buona parte, quelle abituate a studiare coreografie e balletti in panchina durante il Mondiale giapponese ma pronte ad ogni evenienza, tornano al Club Italia e vogliono dare fastidio a tutte le rivali in questa serie A1 che per molte di loro è il primo impatto con il volley che conta che potrebbe trasformarsi ben presto in trampolino di lancio.

Il Club Italia è una idea geniale, nata dall’estro e dalla sagacia di un allenatore che in Italia ha saputo vincere quasi tutto quello che si poteva al maschile, Julio Velasco, e che ha avuto grande successo soprattutto al femminile, forse perché a questa età le ragazze crescono più in fretta, mentre i maschietti bisogna aspettarli un po’ di più e a quel punto sono già pronti per le avventure nei vari club (non sempre, ahinoi da titolari).

Queste ragazze sono pronte eccome ad affrontare un’avventura esaltante ma anche complicata come quella della serie A1. Lo scorso anno si sono ben comportate in A2, giocando alla pari con i club più forti e in estate alcune di loro hanno prima spinto la Nazionale Under 19 al titolo europeo e poi quattro di loro, Nwakalor, Fahr, Lubian e Pietrini, sono state chiamate da Mazzanti per il Mondiale giapponese nel quale si sono ritagliate ruoli importanti, Pietrini in particolare con una presenza abbastanza costante e le altre con qualche ingresso, soprattutto nelle prime due fasi.

Il Club Italia non si vuole certo fermare qui. L’obiettivo di Massimo Bellano e del suo staff è quello di rifornire ulteriormente il serbatoio azzurro in un biennio che si preannuncia qualcosa di più che impegnativo, con i tornei che qualificano per Tokyo 2020, gli Europei, la Nations League, la Coppa del Mondo e chi più ne ha più ne metta. E’ vero che l’età media della nazionale azzurra era la più bassa del Mondiale ma è anche vero che ci sono atlete come Ortolani, Bosetti e De Gennaro che speriamo durino ancora a lungo ma potrebbero avere bisogno di un ricambio dopo la (possibile) partecipazione a Tokyo 2020 e creare nuove Egonu, Sylla e Danesi (con un occhio di riguardo per il reparto alzatrici che forse è il più sguarnito al momento a livello assoluto).

Quale possa essere il ruolo del Club Italia in campionato è difficile da sapere, anche perché è complicato conoscere i margini di crescita soprattutto delle più giovani, dalle alzatrici Morello e Scola, alla cugina d’arte (di Paola Egonu) Enweonwu, ai liberi Panetoni e De Bortoli, fino alla piccola Nwakalor, passando per le nuove Sylla ed Egonu, Maloual Adhuoljock, Kone e Omoruyi. L’impressione è che ci sarà da divertirsi a seguire questa formazione che rappresenta il futuro del volley tricolore.

 





Foto Fivb

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