Pallavolo

Italia, ora sfrutta questa volley mania nel Bel Paese! Interesse alle stelle, una nuova alba azzurra?

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Sono state sei settimane strepitose e ricche di emozioni, la grande pallavolo ci ha fatto vivere un mese e mezzo di grande intensità, siamo stati accompagnati da partite da brividi e da azioni al fulmicotone. I due Mondiali 2018 di volley sono stati davvero eccezionali e hanno fatto scoppiare la pallavolo mania in Italia come testimoniano i dati di ascolto (ieri addirittura picco di 8 milioni e 43% di share per la finale persa dalle azzurre contro la Serbia), lo spazio sui media, le interazioni sui social. Questo sport ha dimostrato per l’ennesima volta che può interessare al grande pubblico, quando c’è una Nazionale in campo per una grande occasione anche il non appassionato si avvicina e riesce ad entusiasmarmi, a tifare, a supportare i nostri portacolori.

Eravamo partiti il 9 settembre con la rassegna iridata maschile proprio nel nostro Paese (trionfo di Ivan Zaytsev e compagni contro il Giappone nella bolgia del Foro Italico di Roma), siamo arrivati al 20 ottobre con l’atto conclusivo in rosa che ha visto protagoniste le ragazze di Davide Mazzanti: un lungo lasso temporale senza alcuna tregua, un susseguirsi continuo di incontri che ci ha lasciato senza fiato e che ci ha creato anche una certa dipendenza perché ormai sembra difficile abituarci alla quotidianità che subentrerà a partire da domani (l’ultimo giorno senza Mondiali è ormai un lontano ricorso risalenti quasi alle vacanze estive…).

Quinto posto con gli uomini di Chicco Blengini (risultato un po’ deludente e già abbondantemente analizzato) e medaglia d’argento con Paola Egonu e compagne (prestazione strepitosa e che lascia ottimismo per il futuro): tralasciando parzialmente i risultati sul campo, questi Mondiali consegnano al movimento una dote da sfruttare nell’immediato (e non solo). Ora bisognerà essere capaci di capitalizzare questo interesse e di conservarlo anche durante la stagione di club, di generare quella fidelizzazione che in passato è un po’ mancata. La pallavolo piace, interessa un target vario (più volte è stato ribattezzato come sport per le famiglie), può essere un ottimo veicolo commerciale (gli sponsor della Nazionale sono stati sicuramente ben ripagati da questo successo), ma soprattutto bisognerà riportare i ragazzi in palestra, creare quel movimento di base e aumentare il numero di tesserati (soprattutto al maschile, tra le donne è già lo sport più praticato nel nostro Paese).

Può essere una nuova alba per la nostra pallavolo, bisognerà volerlo. Il Gabbiano d’Argento nel 1978 fu un volano fondamentale che portò in parte ai successi della Generazione dei Fenomeni, il trionfo di Berlino 2002 ha in parte regalato sicuramente il gruppo di Mazzanti. Questi risultati possono valere quanto un cartone animato come Mila e Shiro. Prossimi appuntamenti? Ora spazio ai campionati (dirette settimanali su RaiSport), poi nel 2019 l’Italia si cimenterà col torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, la Nations League e gli Europei (tutte le competizioni sono per entrambi i sessi).

 





Foto: FIVB

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1 Commento

  1. Nany74

    21 Ottobre 2018 at 14:04

    Bisogna anche sperare che il CONI abbia voglia di togliere un po’ di fondi al calcio………

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