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Volley, Mondiali 2018: il pagellone dell’Italia. Egonu marziana, Bosetti e De Gennaro veterane, Danesi e Sylla esplose: futuro azzurro

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L’Italia ha conquistato un bellissimo secondo posto ai Mondiali 2018 di volley femminile. Le azzurre si sono dovute arrendere solo alla Serbia in Finale ma l’argento che si sono messe al collo a Yokohama (Giappone) luccica davvero tanto e sa di futuro. Di seguito il pagellone dell’Italia con tutti i voti delle azzurre.

 

PAOLA EGONU: 10. La vera anima dell’Italia, un fenomeno indiscusso che può davvero diventare la più forte giocatrice del Pianeta (e magari lo è già). Miglior marcatrice del torneo (324 punti), miglior opposto, record di punti in una sola partita (45 nella semifinale contro la Cina): attacca a tutto braccio, la sua potenza è inaudita, può fare la differenza da sola, trascinatrice indiscutibile che può avere un futuro roseo davanti a sé. La nostra Nazionale ha trovato la sua stella.

MIRIAM SYLLA: 8. Ha sbagliato tanto in finale (l’errore del possibile 13-13 nel tie-break della finale sarà un incubo notturno per molto tempo) ma la schiacciatrice ha compiuto un salto di qualità davvero importante nel corso di questa rassegna iridata: è cresciuta moltissimo in difesa, ha aumentato la sua efficienza in attacco (atto conclusivo a parte) e ha sfoderato tutta la sua proverbiale grinta che in certi contesti può davvero fare la differenza. Viene premiata anche come miglior schiacciatrice del torneo.

ANNA DANESI: 8,5. Il cobra è esploso nell’occasione più importante. Ormai non è più solo una centrale solida a muro (seconda nella classifica di rendimento) ma è una giocatrice a tutto tondo che sa fare la differenza anche in attacco e che riesce a incidere in maniera positiva sulle partite, garantendo un contributo importante a tutte le compagne. Assoluta garanzia per il futuro, deve continuare su questa strada perché può togliersi delle soddisfazioni.

CRISTINA CHIRICHELLA: 7,5. La negativa prestazione in finale incide sulla valutazione complessiva della nostra capitana che però nell’arco delle tre settimane si è comportava davvero bene riuscendo a spiccare per la sua determinazione e la sua caparbietà.

LUCIA BOSETTI: 8. L’esperienza della veterana si è vista in diversi frangenti, finale compresa dove è stata tra le migliori in campo. La nostra schiacciatrice si conferma una garanzia in ricezione, fondamentale in cui riesce a fare la differenza dando notevoli certezze alle compagne di squadra: ha 29 anni e può ancora dare tanto alla Nazionale.

OFELIA MALINOV: 7. In finale ha commesso degli errori nelle varie scelte di impostazione ma dietro a questo argento c’è sicuramente la mano della nostra palleggiatrice che ha saputo sfruttare la potenza di Egonu, esaltare Sylla e chiamare in causa le centrali (prendendo in considerazione il Mondiale nella sua interezza, prima dell’atto conclusivo). La figlia d’arte sarà il futuro di questa Nazionale, dalla sua regia dipenderanno i nostri successi.

MONICA DE GENNARO: 8. Il miglior libero del torneo, il premio è ampiamente meritato (si tratta del secondo consecutivo dopo quello di quattro anni fa). Indiscutibile, un punto di riferimento per tutte le compagne, i suoi recuperi sono encomiabili.

Elena Pietrini e Carlotta Cambi hanno sempre brillato quando sono state chiamate in causa (la palleggiatrice ha mutato le sorti del match contro la Russia nella seconda fase, la schiacciatrice si è fatta trovare pronta contro la Serbia nella terza fase). Pochi scambi invece per le altre ragazze di Davide Mazzanti che si merita un 9 in pagella per come ha amalgamato questa squadra.

 





Foto: FIVB

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2 Commenti

1 Commento

  1. Tifosino93

    21 Ottobre 2018 at 17:21

    Grandissime. Anche se c’e’ amarezza per la finale persa, la medaglia d’argento e’ un grandissimo risultato, considerando che a Rio ci classificammo none. A Tokyo si va per l’oro dato che oramai dalla prossima Nations League e Campionato Europeo, le italiane avranno la giusta esperienza per vincere le finali.
    Il duello Egonu vs Boskovic sara’ bellissimo nel prossimo decennio. Io spero che Mazzanti rimanga piu’ a lungo possibile (pero’ deve iniziare a rischiare di piu’ nei momenti critici cambiando giocatrice; sia in questa finale che nella finale della Nations League alcuni cambi come le centrali o le schiacciatrici potevano fare la differenza).
    Brave davvero. Sono davvero orgoglioso di questa Italia e non vedo l’ora di vedere cosa succedera’ nelle prossime competizioni.

  2. Nany74

    21 Ottobre 2018 at 10:26

    Sono d’accordo con le pagelle, ma non molto sul “sovraccarico” di responsabilità di Lia nella finale. In semifinale la tattica è stata esattamente la stessa, ma abbiamo vinto ed ovviamente, se vinci, hai ragione. Sarà che difendo sempre la categoria che mi apparteneva, ma spesso si tratta anche di ordini di scuderia per carcare di fare più punti possibile. In un altro commento, per la finale, speravo in un gioco meno monotematico, prorpio perchè era evidente che giocavamo solo con Egonu (e vorrei vedere…). Penso che un allenatore come Mazzanti, se non fai quello che ti dice lui (al di là della libertà di gioco che ti lascia), ti mette in panchina all’istante, tanto più che Cambi ha fatto davvero la sua degna figura (anche se un conto è entrare per un paio di azioni ed un altro è giocare tutta la partita). Se non l’ha fatto un motivo c’era. Probabilmente viste le prime murate prese dai centrali, ha deciso di usare le nostre soluzioni migliori, salvo tentare la sorpresa nel V set per spiazzare le avversarie, ma non è andata bene. Mazzanti è comunque un allentarore vincente e come tale avrà fatto tesoro di ogni singolo pallone giocato in questo mondiale: se il futuro lo affidiamo a gente così, potremo dire la nostra ancra per un bel po’ di tempo!!! Grande Davide!
    Oggi che un po’ mi è passata la rabbia per il modo in cui abbiamo perso, non posso che vedere note positive da questa squadra ed un futuro tutto da costruire, per cui mi associo ai “GRAZIE RAGAZZE” che si vedranno sui campi di A1 e A2, anzi, sarò in prima linea ad applaudirle alla Supercoppa femminile!! 🙂

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