Pallavolo

Volley, nel weekend la Supercoppa Italiana. Un calendario assurdo che mette a repentaglio la salute dei giocatori dopo i Mondiali

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L’eterno problema della pallavolo non sembra trovare mai soluzione, si parla sempre dei calendari compressi, delle troppe partite giocate in stagione, degli impegni continui ma poi la situazione non viene mai risolta e si prosegue sulla stessa strada, anzi paradossalmente sembra che gli incontri aumentino sempre di più. La salute dei giocatori viene messa a repentaglio costantemente, i giorni di riposo sono sempre meno per gli atleti costretti a giocare ogni 2-3 giorni praticamente per undici mesi all’anno considerando anche i lunghi trasferimenti, senza soste e senza la possibilità di tirare il fiato.

Il copione già noto da anni si è ripetuto anche in apertura di questa stagione: domenica si sono conclusi i Mondiali maschili durati per tre settimane, nel weekend del 6-7 ottobre andrà in scena la Supercoppa Italiana a Perugia. Ci si toglie la maglia della Nazionale e subito bisogna tornare in palestra con i propri club per preparare il primo appuntamento dell’anno che tra l’altro metterà subito in palio un trofeo importante. Dopo aver battagliato a lungo nella rassegna iridata per difendere i colori del proprio Paese, dopo un’estate molto intensa caratterizzata anche dalla Nations League (sei weekend di gara tra maggio e luglio), alcuni giocatori hanno semplicemente avuto il tempo di cambiare il borsone e dovranno immediatamente tornare a giocare.

Bruninho, pronto per l’esordio con Civitanova sabato pomeriggio, era in campo nella Finale dei Mondiali col suo Brasile. Non è andata di certo meglio ai vari Aleksandar Atanasijevic e Marco Podrascanin (Perugia), Uros Kovacevic, Srecko Lisinac e Aaron Russell (Trento), Micah Christenson e Max Holt (Modena) che nel pomeriggio avevano disputato la finalina per il bronzo tra Serbia e USA. Sabato andranno in scena le semifinali della Supercoppa Italiana (Perugia-Trento e Civitanova-Modena) che anticiperanno l’atto conclusivo, senza dare la minima tregua ai pallavolisti che ormai vivono in campo rischiando seriamente di compromettere la loro salute come dimostrano i tanti infortuni che vediamo nel corso della stagione e senza dimenticarsi che si arriva alla fine dell’anno con le energie al lumicino, inficiando anche lo spettacolo come è già stato evidenziato più volte.

Campionati con sempre più squadre (ma da quest’anno in SuperLega torneranno le retrocessioni), competizioni che spuntano come funghi (la Supercoppa è stata allargata, il Mondiale per Club occupa uno spazio importante), Nazionali sempre più protagoniste (nel 2019 oltre a Nations League ed Europei ci saranno anche i vari tornei di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020) e giorni di riposo ormai inesistenti: bisogna trovare una valida soluzione, ormai parlarne non basta più.

 

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Foto: Roberto Muliere

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