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Basket, Andrea Trinchieri nuovo allenatore del Partizan Belgrado

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I rumours si stavano susseguendo da qualche giorno, ma soltanto da poco è arrivata l’ufficialità: Andrea Trinchieri torna ad allenare, e lo farà sulla panchina del Partizan Belgrado. Il cinquantenne di Milano aveva subito il licenziamento dal Brose Bamberg il 19 febbraio 2018, dopo le 12 sconfitte in 15 partite tra campionato tedesco ed Eurolega della squadra dell’Alta Franconia.

Classe 1968, Trinchieri inizia ad allenare nelle serie minori, per approdare poi all’Olimpia Milano, che attraversa anni difficilissimi, compresa la quasi retrocessione del 2002. Il 2004 è l’anno in cui lo chiama la Triboldi Soresina, allora in Serie B1 (l’attuale B), portandola in Legadue (oggi A2) nel 2005-06. Le strade si separano nel 2007: la Triboldi prosegue fino alla promozione in A del 2009 e successiva fusione con la Juvi Cremona (da cui si genera la Vanoli così com’è conosciuta oggi), Trinchieri va a Caserta, dove dura un mese. La stagione in cui diventa grande, però, è quella successiva: nel 2008-09 è a Veroli, un comune di ventimila anime in provincia di Frosinone. Con lui in panchina e gente come Michele Mian, Kyle Hines, Jerome Allen e Roberts Stelmahers in campo, la Prima mette insieme una stagione che fa sognare l’intera città. All’ultima giornata di Legadue c’è lo scontro diretto con Varese, che l’anno prima è retrocessa dopo una stagione infernale: chi vince va in Serie A. I sogni si infrangono prima di fronte alla squadra di Stefano Pillastrini, poi davanti a Scafati, che la elimina nei playoff promozione.

Il nome di Trinchieri, nel frattempo, arriva fino alle orecchie di Cantù, che lo riporta in Brianza, dove impone fin da subito il suo marchio sulla squadra, riportandola nel 2011 in finale scudetto dopo trent’anni e in Eurolega dopo ventisei. Proprio la stagione europea 2011-12 fa sognare la squadra brianzola, che gioca le partite di coppa al PalaDesio e batte Olympiacos, Tau Vitoria e Maccabi, prima di perdere una partita tiratissima contro il Barcellona ed uscire di scena nelle Top 16. Il coach resta un altro anno dalle parti del Pianella, ma l’uscita di scena nella semifinale scudetto del 2013 contro la Virtus Roma segna anche il suo addio all’Italia.

Diventa commissario tecnico della Grecia, ma non dura che un Europeo. Se ne va allora in Russia, allenando una stagione all’UNICS Kazan, dove vince la Coppa di Russia, arriva in semifinale nella VTB United League (il campionato, a maggioranza di squadre russe, dell’area ex sovietica) e in finale di Eurocup. Nel 2014 comincia il lungo binomio con il Brose Bamberg, che guida a tre campionati consecutivi, oltre a portare in squadra Daniel Hackett e Nicolò Melli, condotti a sensibili miglioramenti del loro rendimento. Poi arriva il divorzio, e adesso la nuova avventura nel club che vinse l’Eurolega del 1992.





 

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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